Crisi bufalina, bloccata la Domitiana per un tentato suicidio
Un gruppo di allevatori bufalini, con una ventina di trattori e delle macchine, ha bloccato la statale domitiana all’altezza di una rotonda, tra i comuni di Castel Volturno e Mondragone.
Si tratta di una protesta ‘autonoma’, non organizzata dal coordinamento degli allevatori che da mesi si batte per il ritiro del piano regionale di eradicazione della brucellosi e della tbc bufalina.
Gianni Fabbris – coordinatore del movimento – appreso della protesta ha rivolto un appello alla calma agli allevatori mentre si sta recando con urgenza in Prefettura a Caserta.
Un gruppo di circa 30 trattori ha bloccato spontaneamente la strada dopo che nella serata di ieri si era diffusa la notizia che un allevatore che ha avuto nei mesi scorsi l’abbattimento totale della stalla e, dunque, per effetto delle norme contenute dal Piano della Regione ha l’attività ferma, dopo che ha ricevuto gli atti della banca per il rientro dal mutuo che non potrà pagare, aveva tentato il suicidio scongiurato dall’intervento dei parenti.
In quel momento sono stati segnalati disagi alla circolazione visto che è un arteria dove transitano i turisti diretti al litorale.
“Chiediamo scusa a tutti i cittadini per l’enorme disagio creato sulla Domiziana. Siamo disperati. Le nostre aziende stanno chiudendo una dietro l’altra. È ormai un anno che stiamo cercando il confronto con le istituzioni ma ci siamo scontrati contro un muro di gomma. Il dialogo è la nostra priorità, la lotta la nostra unica salvezza.” Con queste parole Adriano Noviello (allevatore biologico e presidente dell’Associazione di Tutela Allevamento della Bufala Mediterranea) ha risolto l’iniziativa che un gruppo di agricoltori bufalini esasperati ha messo in atto questa mattina fra le ore 10 e le 13.30 bloccando la circolazione sulla Via Domizia all’altezza della Rotonda dell’Agnena.
Alla notizia del disperato gesto, gli allevatori sono scesi in strada ormai esasperati; Adriano Noviello si è attivato per scongiurare esiti pericolosi e contenere la reazione indignata degli allevatori che continuano a chiedere da mesi un confronto con il Presidente della Regione proprio per evitare esiti drammatici come questi.
Mentre sulla Via Domizia andava in scena la indignazione degli allevatori, Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario, invitato dalla Questura di Caserta, si è recato in Prefettura incontrando il Vicario del Prefetto con cui si è intrattenuto per oltre un’ora. Fabbris ha richiamato i numerosi allarmi con cui il coordinamento sta allertando ormai da oltre quindici giorni le istituzioni per quella che più volte è stata definita “una situazione insostenibile” ed ha sottolineato la richiesta di aprire un “Tavolo con De Luca per aprire il confronto dopo che per mesi il movimento ha avanzato mille proposte ed ha messo in campo grandi prove di ragionevolezza”.
Il Vicario della Prefettura, Dott. Ciro Silvestro, ha sottolineato come la Prefettura di Caserta sta dispiegando il massimo impegno per cercare di facilitare una soluzione condivisa mettendo in campo una azione “forte” per coinvolgere tutti gli attori in una vicenda complessa ed ha assicurato una ulteriore iniziativa per arrivare all’obiettivo di trovare una soluzione condivisa, pur ricordando che quello a cavallo di Ferragosto è un periodo complicato per compiere atti istituzionali e, dunque, chiedendo disponibilità e comprensione perché la Prefettura possa mettere in campo le sue iniziative.
Al Vicario, Gianni Fabbris, dando atto al Prefetto di Caserta ed ai suoi collaboratori di un “impegno non formale, testimonianza di come le istituzioni possano avere un ruolo positivo”, ha sottolineato un aspetto decisivo in questa vicenda ed una richiesta chiara: “Ci piacerebbe poter condividere l’appello alla pazienza nel periodo di Ferragosto ma, questo, sarebbe possibile se, nel frattempo, si fermassero gli inutili e colpevoli abbattimenti e si fermassero gli atti esecutivi contro le aziende in crisi. Invece tutto va avanti quasi come se fosse in atto una irresponsabile provocazione (ricordiamo le tredicimila bufale ammazzate inutilmente dall’inizio dell’anno e gli abbattimenti che continuano ancora oggi). Sono mesi che il Movimento chiede il Confronto con il Presidente De Luca, sono mesi che i sindaci e tanta parte della società civile sostengono questa richiesta ma, al momento, Vincenzo De Luca (nella sua doppia veste di Presidente della Regione ma soprattutto di Assessore alla Salute) si sottrae al confronto. Non ci sono più motivi per questa posizione e, se ve ne fossero, il Presidente De Luca ha il dovere di spiegare perché, a mesi di distanza, non ha ancora accolto l’invito all’incontro da un movimento che ha dato ampie prove di responsabilità”. In nome di questo ragionamento, Fabbris, ha sollecitato la Prefettura: “si convochi con urgenza (ferragosto o meno) il tavolo con i Sindaci, il Coordinamento e la Presidenza Regionale. Di fronte alla sofferenza ed al disastro sociale ognuno ha il dovere di assumere con trasparenza la propria responsabilità. Per questo chiediamo alla Prefettura di mettere in campo una proposta risolutiva: non è più il tempo della melina ma quello delle risposte”.
Al termine dell’incontro e dopo aver registrato che la Prefettura metterà in campo ogni ulteriore possibile iniziativa per arrivare a comporre una soluzione condivisa, Fabbris è intervenuto telefonando agli allevatori chiedendo loro di interrompere il blocco “per non colpire ulteriormente gli interessi dei cittadini a poter liberamente circolare riaffermando l’impegno del Coordinamento a sostenerne le ragioni e chiamandoli a partecipare del lavoro in corso in questi giorni per costruire la mobilitazione”. Fabbris ha sottolineato: “Grazie a tutti voi ma i cittadini non sono i nostri nemici. Nel nostro mirino sono i partiti che si preparano alla campagna elettorale che scopriranno presto come non sarà possibile continuarvi a prendere in giro. Nei prossimi giorni dovranno scendere in campo non i venticinque trattori che oggi hanno visto tutti, bensì le centinaia delle imprese del territorio che non tollerano più questa situazione”.
Alla fine della mattinata, il Coordinamento, dando atto dell’ennesima prova di responsabilità degli allevatori che hanno smobilitato il presidio, ha inviato una nota ulteriore al Prefetto sollecitandolo alla convocazione del Tavolo “anche per evitare che la sospensione di oggi si riproduca in nuovi blocchi nei prossimi giorni che sono facilmente immaginabili se non vi saranno risposte”.
Il Coordinamento, aggiornandosi nelle prossime ore per valutare ulteriormente le iniziative, ringrazia i cittadini che numerosissimi stanno esprimendo la solidarietà e il sostegno e i rappresentati istituzionali che stanno intervenendo chiedendo alla Regione l’apertura del Tavolo di Confronto e, fra loro il Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero e il Consigliere Giampiero Zinzi e i numerosi altri che si stanno aggiungendo.