Trasporti, Ncc: “Elezioni saranno sfida cruciale per la libertà di trasporto”
“L’articolo 10 del Ddl Concorrenza aveva finalmente aperto a una riordino del trasporto pubblico non di linea. Un passo atteso da anni. Con la caduta del governo Draghi è stato però interrotto questo percorso: permettere a migliaia di lavoratori di offrire liberamente un servizio, per altro costantemente richiesto dalla cittadinanza, è un atto doveroso in un Paese che vuole definirsi moderno. Non possiamo rimanere sempre ancorati a vecchi schemi del passato. Occorre la volontà e il coraggio di evolversi verso il futuro”. A dirlo, in una nota, tutte le sigle e le associazioni del settore Ncc in Italia (Acncc, Anc, Anc trasporto persone, Ancci, Ani Tra.V., Asincc, Comitato Air Comitato sindacale Ncc Fiumicino, Federencc, Federnoleggio-Confesercenti, Fia-Confindustria, Fion, Fincc, Ora Ncc, 8Puntozero, Professione Travel Ncc Donne 2030, Sindacato nazionale Llp).
“Partiti politici, come la Lega e Fratelli d’Italia, avevano chiesto di stralciare l’articolo del Ddl Concorrenza, posizionandosi in modo netto e contrario a questo cambiamento. E’ evidente allora che le prossime elezioni politiche diventeranno anche una sfida cruciale per il settore dei trasporti. Per tutte le sigle e associazioni del settore del Noleggio con Conducente si prospetta un momento di svolta fondamentale. Una battaglia su cui non indietreggeremo, è certo. Rimane ancora la speranza di trovare nuovi accordi e punti di incontro, ma è chiaro che non possiamo ignorare quelli che sono i diritti del nostro settore. I diritti e le opportunità di migliaia di famiglie italiane2. 2Il nostro Paese dovrà fare una scelta: conservare un’impostazione nel settore ormai abbandonata da numerose nazioni europee oppure allinearsi al presente. La concorrenza non può essere vista in modo negativo in uno Stato che crede nei principi della meritocrazia e nella qualità dei servizi offerti. Una riforma non significherebbe solo aprire a nuove opportunità di lavoro e di impresa, ma pure dare ai cittadini delle alternative a costi differenti. Sarebbe un incentivo per tutti, dai taxi agli stessi conducenti, perché spingerebbe a investire in un servizio migliore, puntuale, che risponda alle esigenze della popolazione e di milioni di turisti. In passato abbiamo più volte lanciato un appello al Governo al cambiamento, ora ci rivolgiamo a tutta l’Italia: le prossime elezioni, attraverso il voto di ognuno, segneranno anche quale trasporto si vuole avere nelle nostre città”.