Vendeva Rolex contraffatti online: sanzionati oltre 100 clienti, per loro multe fino a 7000 euro
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza nell’estate del 2021 avevano denunciato alla Procura della Repubblica di Ravenna un soggetto accusato di vendere a prezzi fortemente maggiorati tramite un canale di un noto social network orologi falsi acquistati dalla Cina.
Nell’occasione erano stati sequestrati anche 220 orologi e 1.300 articoli tra confezioni e certificati di garanzia recanti i marchi contraffatti dei noti brand ROLEX® E OMEGA® pronti per essere immessi sul mercato.
Il servizio era scaturito dal monitoraggio della vetrina virtuale di un noto canale social in cui un cinquantatreenne faentino metteva in bella mostra le foto e i video riproducenti i dettagli degli orologi contraffatti, pubblicizzandoli come “perfetti sotto ogni punto di vista” e completi di borsa shopper, scatola, cofanetto e, addirittura, relativo certificato di garanzia, intercettando in tal modo quotidianamente nuovi clienti tanto da annoverare quasi mille iscritti nel gruppo social.
Nei giorni scorsi, terminata l’indagine penale e previo nulla osta della citata Autorità Giudiziaria, i dati e le informazioni acquisite durante gli accertamenti investigativi sono stati utilizzati anche ai fini fiscali per quantificare i profitti illeciti derivanti da tale attività, che, almeno per la parte che hanno lasciato traccia finanziaria nei conti personali dell’indagato, sono stati quantificati in circa 28.000 euro da sottoporre ora alla prevista tassazione.
Inoltre, sono stati sanzionati ben 127 acquirenti gli orologi contraffatti (pagati da 160 a 200 euro a seconda del modello), residenti in diverse province italiane di cui una trentina ravennati, a carico dei quali è stata comminata una sanzione pecuniaria amministrativa oscillante tra euro 100,00 ed euro 7.000 per ogni “tarocco” acquistato, definibile in misura ridotta entro 60 giorni con il pagamento di 200 euro, importo pari al doppio del minimo previsto.
L’attività testimonia, ancora una volta, il quotidiano impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle condotte fraudolente ed alle pratiche commerciali sleali e nel recupero a tassazione dei correlati profitti illeciti.