(VIDEO) Attentato a Mosca, muore la figlia dell’ideologo di Putin

Esplosione nei pressi di Mosca: un’auto su cui viaggiava Darya Dugin, figlia del politologo Aleksandr, è andata a fuoco nei pressi della località di Bolshiye Vyazemy e la donna, 30 anni, è morta.

Il leader del movimento ‘Russian Horizon’ Andrey Krasnov, conoscente di Darya, ha dichiarato all’agenzia Tass: “L’automobile che è esplosa appartiene al padre Aleksandr. La figlia, che conoscevo personalmente, guida un’altra auto ma oggi aveva preso la sua macchina, mentre il padre era andato su un altro veicolo”.

Ma fonti filorusse e alcuni media governativi hanno già puntato il dito contro l’Ucraina, che ha risposto negando ogni coinvolgimento.

L’unica cosa su cui concordano diverse fonti, a partire dagli amici della famiglia, è che il vero obiettivo dell’attentato non sarebbe stata Darya, ventinovenne giornalista e analista politica impegnata in prima fila, come il padre, nel difendere quella che in Russia è chiamata l’operazione militare speciale in Ucraina.

Ilya Ponomarev, un ex membro della Duma russa che è stato espulso per attività anti-Cremlino, ha affermato che ci sarebbe la mano di un gruppo di partigiani russi dietro un’autobomba che ha ucciso Darya Dugina, la figlia di uno degli stretti alleati politici del presidente. Lo riferisce il Guardian.

Il dissidente, parlando da Kiev dove risiede, ha sostenuto che l’attentato sia stata opera “dell’esercito repubblicano nazionale (NRA)”.

CHI È ALEKSANDR DUGIN

Per questo motivo, in Russia si parla di un possibile attentato. “Il padre Aleksandr era probabilmente il reale obiettivo dell’esplosione“, ha aggiunto Krasnov. Aleksandr Dugin è un filosofo e politologo conservatore e ultranazionalista, le cui teorie sono considerate alla base del nuovo imperialismo russo propugnato dal presidente Vladimir Putin.

Redazione

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