19enne muore in ospedale: 12 medici indagati
La procura di Taranto ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto a Leonardo Preteso, il 19enne del capoluogo ionico morto giovedì scorso nell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto. Sono dodici i medici di sette diverse strutture complesse dell’ospedale indagati per omicidio colposo. L’indagine è nata con l’esposto presentato dalla famiglia della vittima, assistita dallo studio3A.
Giovedì 29 settembre sarà eseguita l’autopsia. Leonardo – ricostruisce Studio3a – il 30 agosto era stato accompagnato dai genitori al pronto soccorso per delle parestesie alle mani e alle braccia estese anche alla bocca e al volto. Il neurologo, a fronte della regressione dei sintomi e dopo una Tac risultata negativa, ne ha però disposto le dimissioni, prescrivendogli di eseguire una risonanza magnetica “encefalo con angio” e di tornare con l’esito un mese dopo. Dall’esame è emerso che il ragazzo aveva un “difetto di flusso dell’arteria carotide come da probabile dissezione”.
Con il referto il 19enne è tornato in ospedale, ma il medico del reparto di Neurologia che lo ha seguito non ha ritenuto di disporre il ricovero e lo ha rimandato a casa prescrivendogli della cardio-aspirina e consigliando un “controllo angio Rm dei vasi del collo tra un mese”, con successiva valutazione neurologica nell’ambulatorio di malattie cerebrovascolari. Il 22 settembre la situazione è precipitata e il 19enne dopo essere stato di nuovo in ospedale e sottoposto ad altri accertamenti clinici, è morto.
I genitori di Leonardo si sono quindi rivolti a Studio3A, hanno presentato denuncia chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare i fatti, chiarire cosa sia successo al ragazzo e perseguire eventuali responsabilità, omissive o commissive, da parte dei medici che l’hanno avuto in cura.
(Com/Adp/Dire)