Caro energia, stangata su anziani: inflazione ‘ruba’ 300 euro al mese
Una batosta da circa 300 euro al mese. E a doverla sostenere sono spesso famiglie o persone già in difficoltà economica, con pensioni minime o comunque molto ridotte.
E’ l’impatto dell’inflazione galoppante su una famiglia-tipo con anziani ultra 64enni in Emilia-Romagna. Il calcolo è stato fatto dall’osservatorio Ires-Cgil sulla condizione degli anziani in Emilia-Romagna.
Due le simulazioni prese in considerazione dall’istituto di ricerca del sindacato: un nucleo di due persone con un solo ultra 64enne e un nucleo formato da due ultra 64enni.
Nel primo caso rispetto al 2020 la famiglia in questione spende mediamente 300,4 euro in più al mese per acquistare gli stessi beni, un aumento che nel secondo caso scende leggermente a 289 euro.
“E’ un aumento molto consistente. In particolare la spesa per l’abitazione, con acqua ed energia, è circa il triplo di quella del 2020”, sottolinea Giuliano Guietti, presidente di Ires-Cgil Emilia-Romagna, presentando i dati durante l’evento online “La condizione degli anziani in Emilia-Romagna”.
Infatti sono per le utenze domestiche si calcolano per le due tipologie di nuclei famigliari un esborso medio rispettivamente di 931,4 e 939,5 euro al mese.
Ma rincari molto pesanti riguardano anche generi alimentari e trasporti. “E’ evidente che con questo livello di inflazione le persone anziane sono particolarmente colpite”, fa notare ancora il numero uno Ires. Per Raffaele Atti, segretario dello Spi-Cgil in Emilia-Romagna, questo “è un elemento su cui dobbiamo riflettere, perchè dubito che questi aumenti vengano indicizzati”.
(Bil/ Dire)