Gioco online, Dazn pronto ad entrare nelle scommesse

«Vogliamo lanciare le scommesse, lo confermo. È nei nostri piani, anche se non conosciamo ancora i tempi. Lo vogliamo fare nella miglior maniera possibile, responsabilmente e producendo nuovi ricavi per la Lega di Serie A e per i club». Lo ha detto Shay Segev, Ceo di Dazn, in una dichiarazione esclusiva ad Agipronews a margine dell’SBC Summit in corso a Barcellona.

Segev, sarete presenti in Italia con una vostra licenza o come “skin” (rivenditore online) di un concessionario?

Come skin, per noi è importante che il business sia solido e a lungo termine. Stiamo investendo miliardi di euro in Italia per diritti e tecnologia. Abbiamo avuto delle problematiche tecniche a inizio stagione in Italia ma le abbiamo superate, c’è un ottimo servizio adesso che comprende anche l’accordo con Sky. Con le scommesse vogliamo arricchire l’esperienza dei consumatori. La nostra intenzione è far convergere tutte le esperienze sportive in un’unica piattaforma.

Qual è il vostro obiettivo con le scommesse?

Lo dico chiaramente: non vogliamo diventare Snai, Lottomatica, Eurobet. Siamo e resteremo una piattaforma sportiva, con streaming e merchandising di sport.

Quale sarà il vostro partner operativo in Italia?

Abbiamo una partnership con una società, con sede a Gibilterra, che sta gestendo per noi Dazn Bet. Non abbiamo un know-how specifico, quindi abbiamo affidato l’incarico a loro. La società estera ha scelto in Italia e-play24, quindi Daznbet sarà una “skin” (un rivenditore online, ndr) di questo concessionario autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Lanceremo il servizio quando saremo pronti e conformi a tutte le regole.

Quando è fissata la partenza del servizio?

Stiamo discutendo con tutti i principali attori del sistema in Italia. Non abbiamo una data prestabilita. Non vogliamo reinventare il betting, intendiamoci, le regole già ci sono. Piuttosto, fornire un servizio da utilizzare in maniera responsabile e oculata: si potranno giocare 5 euro durante Milan-Napoli ma – sottolineo – l’approccio deve essere ricreativo. E’ nostra intenzione dare una parte dei ricavi alla Lega di Serie A e ai club, creando un ciclo virtuoso per tutti.

(NT/Agipro)

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Redazione

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