Migranti, entra al Cpr e si suicida
Un giovane migrante, di 28 anni, di origine pakistana, portato ieri pomeriggio nel Centro per i rimpatri e per i richiedenti asilo (Cpr) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), si è suicidato un’ora dopo il suo ingresso nella struttura.
Lo riporta il sito del quotidiano friulano Messaggero Veneto precisando che il giovane aveva effettuato la visita medica e che il suo comportamento sembrava normale.
Il giovane si sarebbe suicidato nella camerata alla quale era stato assegnato, dopo aver atteso che le persone con le quali divideva gli spazi uscissero per fumare una sigaretta nelle “vasche” esterne alle stanze.
A trovarlo sono stati gli stessi compagni, che hanno allertato gli operatori dell’ente gestore e i soccorsi. Questa mattina è giunta la Polizia giudiziaria per gli accertamenti, hanno raccolto le testimonianze dei compagni di camerata e degli operatori.
Il giovane era stato trasferito al Cpr di Gradisca da un’altra Questura vicina, forse dopo essere stato individuato in Italia.
Il Messaggero Veneto riporta le parole della Garante comunale per i diritti delle persone recluse, Giovanna Corbatto: “Non sappiamo se e quali fantasmi si portasse dietro, se la sua drammatica decisione sia stata pianificata o improvvisata, se avesse patologie. Avendo trascorso solo un’ora al Cpr sarei prudente nel citare le condizioni di vita all’interno come causa o concausa di un gesto così estremo”.
Per Corbatto il giovane non sarebbe stato contrario a un rimpatrio volontario nel suo Paese d’origine.
(ANSA)