Nuovo anno scolastico, in Campania ci sono sempre i vecchi problemi

“Ieri ha avuto inizio il nuovo anno scolastico e tra pochi giorni si darà il via alle attività didattiche ma in Campania e, soprattutto a Napoli, i problemi restano quelli di sempre: 4.926 posti autorizzati per il ruolo docenti nella nostra regione ma molti probabilmente non saranno coperti perché alcune procedure concorsuali non sono     terminate o addirittura iniziate”. Lo afferma Roberta Vannini Segretario regionale Uil Scuola Campania.

“Per il personale ATA, invece, nonostante 1.418 posti disponibili, il Mef ne ha autorizzati per il ruolo solo 586 a fronte di migliaia di aspiranti nelle graduatorie permanenti”, rende noto Vannini, per la quale “l’organico di fatto è oramai ridotto al lumicino: la mancanza di risorse umane rischia di compromettere il sereno avvio delle attività didattiche. Continuiamo a ricevere telefonate di Dirigenti Scolastici che non hanno un numero sufficiente di amministrativi e tecnici e soprattutto non hanno in organico collaboratori scolastici per aprire plessi e assicurare l’ordinaria sorveglianza. In alcune realtà, si prospettano classi con 28/30 alunni, in barba ad ogni forma di distanziamento e di sicurezza e alunni con disabilità senza docenti di sostegno o al massimo con uno a “mezzo servizio” oltre a segreterie oberate di lavoro”.

“Il 13 settembre, quando suonerà la campanella nelle scuole della nostra regione – prosegue il segretario regionale Uil Scuola – , sarà un evento festoso ed è per questo che la Uil Scuola della Campania ha chiesto al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Ettore Acerra, di attivarsi affinché le tante criticità rappresentate dagli stessi Dirigenti Scolastici siano risolte autorizzando più posti”.

“Senza contare  – aggiunge – che quest’anno il Ministero ha “preso la rincorsa” a scapito degli stessi Uffici Scolastici Regionali e Territoriali ormai al collasso, pensando di ultimare tutte le procedure di assegnazione, utilizzazione, immissione in ruolo, graduatorie per le supplenze e incarichi a tempo determinato in tempi record. Ma si sa che la fretta genera l’errore in ogni cosa e i pochi funzionari degli uffici territoriali sono stati costretti a un tour de force per cercare di sopperire alle scadenze, in un clima di grande tensione”, conclude Roberta Vannini.

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Redazione

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