Perdere chili correndo

Seguire una dieta a basso contenuto calorico è il primo buon proposito di chi decide di voler dimagrire. Tuttavia a volte può non essere sufficiente per ottenere i risultati sperati. Il miglior consiglio è quello di completare il percorso verso il raggiungimento del peso ideale con un buon allenamento.

Tra le possibili forme di attività sportiva utile a raggiungere lo scopo prefissato, la corsa rappresenta senz’altro un’ottima scelta perché non necessita di particolare attrezzatura e può essere praticata all’aperto, cosa che la rende assai più appetibile per molti.

Tipi di corsa

Ci sono diversi modi di praticare il running e a ognuno di essi è legato un diverso consumo di calorie.

La corsa normale si pratica a un ritmo naturale e non prevede distanze superiori ai 10 chilometri. La corsa lunga invece mantiene sempre bassa l’intensità ma, come è intuibile dal nome, prevede percorsi più estesi, che possono variare tra i 15 e i 20 chilometri.

La corsa a intervalli, indicata anche con il termine “ripetute”, è uno dei metodi di allenamento più popolari e consiste nell’alternanza di fasi di massima intensità e fasi di recupero con ritmo più blando (l’abbiamo spiegato in dettaglio su https://purosanguetraining.eu/ andando però a dare rilievo al coach di running). È in questo modo che si riescono a bruciare il maggior numero di calorie. Un principiante però deve fare attenzione a rispettare alcune regole, per ottenere i migliori risultati e per non incorrere in infortuni o malori.

Le fasi della corsa a intervalli

A beneficio di chi non pratica il running da anni, ma piuttosto si prepara ad allenarsi per la prima volta allo scopo di dimagrire, vediamo in dettaglio alcuni consigli utili.

  • Il riscaldamento è molto importante e va svolto correttamente. Per preparare i muscoli allo sforzo sarà sufficiente una corsa di 10-15 minuti, a velocità moderata. Il ritmo sarà tale da permettere di conversare senza affanno, nel caso si svolga l’attività in compagnia.
  • Durante gli intervalli si potranno alternare 15 secondi di corsa ad alta intensità, durante la quale la velocità dovrà essere appena sotto quella massima possibile, e 45 secondi di camminata lenta per recuperare. In totale è consigliabile ripetere 15 intervalli per un totale di 15 minuti.
  • Il defaticamento deve seguire l’ultimo intervallo e consiste in una lenta camminata di 10 minuti.

La corsa a intervalli deve essere praticata senza esagerazioni, soprattutto per chi è nuovo nel running. In questo caso si consiglia in partenza un solo allenamento a settimana. Quando la forma fisica comincia a migliorare, si può aumentare il numero di sessioni di allenamento oppure accrescerne l’intensità.

Correre a stomaco vuoto

In molti scelgono di correre al mattino appena svegli, senza fare colazione. È importante però analizzare pro e contro della corsa a digiuno.

Da un lato si può affermare che il digiuno favorisca il dimagrimento, in quanto l’organismo, non trovando gli zuccheri, attinge energia dalle proteine, che trasforma in zuccheri attivando il metabolismo e bruciando quindi i grassi. D’altro canto la mancanza di riserve può provocare stanchezza, con conseguente difficoltà nel mantenere una corsa di intensità elevata.

C’è da aggiungere infine che il digiuno evita sì i problemi legati alla digestione, ma può indurre perdita di lucidità e attenzione, con conseguente rischio di infortuni.

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Redazione

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