PNRR, presentati 12 progetti per reti fognarie e depurazione in Campania
Completare le reti di fognatura e rendere più efficace la depurazione delle acque reflue. Trasformare, ove possibile, gli impianti di depurazione in “fabbriche verdi” per consentire il riutilizzo delle acque per scopi industriali ed irrigui.
Questi gli obiettivi da raggiungere con le risorse, che ammontano a € 600.000.000, della linea di investimento 4.4 del PNRR. Per il 40% (€ 240.000.000) saranno destinate alle Regioni meridionali e per il 60% alle restanti regioni. Alla Regione Campania sono state assegnati € 57.384.000 di euro.
Per questo, delle 27 proposte individuate dai gestori legittimati (ABC per il Distretto Napoli Città, Asis, Ausino, Consac e Salerno Sistemi per il Distretto Sele e GORI per il Distretto Sarnese Vesuviano), il Comitato Esecutivo ha selezionato le 12 da trasmettere alla Regione Campania che avrà il compito di inviarle al Ministero della Transizione Ecologica.
«Questi sono interventi indispensabili nel percorso che stiamo compiendo per la riduzione del Water Service Divide ed il miglioramento del servizio idrico integrato della Campania in termini di qualità ed efficienza» ha commentato il presidente Luca Mascolo. «Interventi che fanno il paio con quelli previsti dall’Accordo di Programma stipulato tra EIC, Regione Campania, Ministero della Transizione Ecologica e Commissario Unico per la Depurazione per superare le procedure di infrazione europee. Il risanamento ed il completamento delle reti fognarie ed il potenziamento della depurazione in Campania sono elementi imprenscindibili per restituire ai nostri cittadini un servizio essenziale come quello fognario e per raggiungere l’obiettivo di un mare pulito lungo tutto il tratto di costa campano».
Il Piano d’Ambito Regionale, approvato in maniera definitiva nel dicembre 2021, prevede un significativo fabbisogno di investimenti nei Distretti Idrici della Campania ed evidenzia come sia indispensabile fare ricorso a risorse extratariffarie per adeguare i territori agli standard previsti dalla normativa in maniera omogenea. «Abbiamo anche chiesto – chiude il numero uno dell’EIC – alla Regione Campania l’impegno di destinare risorse regionali già previste in atti di programmazione agli ambiti distrettuali che non hanno potuto presentare proposte nei quali si registra un significativo fabbisogno di investimenti anche in fognatura e depurazione».