(VIDEO) Prima campanella dell’anno, gli studenti: “La politica ci ascolti”
Oggi, in gran parte d’Italia, suona la prima campanella dell’anno. E per la prima volta, dall’inizio della pandemia, studenti e genitori non hanno più paura di scambiarsi baci e saluti affettuosi. Niente mascherine, i sorrisi si aprono sui volti.
La scuola del 2022-2023 sembra essere tornata quella del 2019. Distanziamento e mascherine sono solo raccomandati. Niente più orari scaglionati, si entra tutti insieme. “Finalmente quest’anno scolastico ricomincia senza emergenza sanitaria”, dice Chiara, studentessa del liceo Cavour di Roma.
VIA LA PANDEMIA MA NON ALTRI STORICI PROBLEMI
Eppure per gli studenti i problemi della scuola rimangono. Su tutti, edilizia e precariato dei docenti, che costringerà gli alunni del Cavour, così come altri molti studenti italiani, ad un orario ridotto le prime due settimane di didattica.
PRONTA UNA SERIE DI PROTESTE
Alcuni studenti dell’ultimo anno cambieranno tutto il corpo docente. Molti sono andati in pensione, altri erano precari e hanno finito il loro incarico. Anche per questo, da ieri sera, i giovani della Rete Studenti Medi hanno avviato una serie di azioni di protesta: dopo il flash mob di ieri sera davanti al ministero dell’Istruzione, questa mattina hanno affisso striscioni in 50 scuole italiane perché la voce degli studenti continui ad essere ascoltata.
“Vogliamo riportare l’attenzione su noi giovani. Il 25 settembre ci aspettano le elezioni e i programmi dei partiti politici non ci rappresentano– dice Aurora all’agenzia di stampa Dire- è vero, si parla di giovani, ma in maniera molto generale, senza centrare le nostre necessità. Per questo abbiamo scritto una contro agenda che dà una diversa idea di scuola e società”. Un elenco di 100 proposte su diritto allo studio, ambiente, salute mentale, lavoro e spazi di aggregazione sicuri.
(Dire)