(VIDEO) La ‘rivincita’ di Corona: “Caro pupone, cara caciottara è il momento di raccontare la verità”

Fabrizio Corona è pronto a “raccontare tutta la verità”. Un momento che probabilmente il paparazzo dei vip aspettava da quattro anni, quando nel 2018, Ilary Blasi durante una discussione molto animata con lui chiuse il collegamento senza farlo replicare in diretta tv. Un momento di forte tensione tra i due dove le mezze frasi urlate qua e là facevano intendere che c’era molto altro.

“Il paradosso è che tutta l’Italia parla di questi due borgatari”. Inizia così il lungo post di Corona sulla coppia più chiacchierata del momento, Totti-Blasi. “In questo video, quel giorno, la queen di Ladispoli voleva darmi lezioni di moralità. Sì, proprio lei, la stessa descritta e raccontata da suo marito sul Corriere. È caduta la sua maschera finalmente“, spiega il fotografo lasciando trasparire tutta la sua soddisfazione e riproponendo ai suo follower la litigata. “Quel giorno il suo era un attacco a suo marito per fargliela già pagare vendicandosi di me. Era appena uscito il libro di Totti che per volontà della famiglia di Ilary aveva voluto tirare fuori l’argomento Flavia Vento. Mi accusava di aver inventato tutto, che era tutto finito e che io ero una merda perché lei si doveva sposare una settimana dopo….accidenti!!! Ora tutti incominciano a capire un po’ di cose..la gente mi ferma per strada. Ma questa non è una fiaba d’amore. È semplicemente una storia costruita e gestita per interessi comuni. L’amore qua non c’entra niente. Chi ama non tradisce. Mi spiace per i figli. Ero il re di questo lavoro in quel periodo e settimana prossima vi racconterò tutta la storia con tanto di foto. Li ho visti crescere i due ragazzi. Mi fanno schifo i potenti o i finti tali”, ha spiegato Corona. Poi l’annuncio di una sua imminente verità: ” E ora è giunto caro pupone cara caciottara il momento di raccontare la verità e aprire il vaso. Avete cominciato voi…Ps. complimenti per il furto di Rolex come primo reato è azzeccato. Tra 3 anni finita la condanna (che non arriverà mai) varranno il triplo. A presto!”