Benedetta De Luca, l’influencer del body positive

“La vita mostrata dai social, non esiste. I corpi perfetti e il mondo perfetto non esistono. C’è chi è più fortunato e chi lo è meno, ma è inutile puntare a una bellezza irraggiungibile. La verità vince sempre, mostrare sé stessi in maniera autentica è l’unica cosa che conta. E di questo parlerò ai ragazzi. Nella diversità non c’è nulla da temere. In fondo, siamo tutti diversi”. Benedetta De Luca si racconta all’agenzia di stampa Dire in vista dell’evento ‘Next Generation Fest’, l’appuntamento dedicato alle nuove generazioni in programma il 5 novembre al Teatro Maggio di Firenze.

Tra gli ospiti cantanti (Eugenio in Via Di Gioia, Matteo Romano), youtuber (Luis Sal), sportivi (Larissa Iapichino), giornalisti, autori e content creator. Dalle 10.30 fino alle 23, li speaker si alterneranno sul palco per parlare di Europa, innovazione, digitale, sostenibilità, creatività, inclusione e cittadinanza. Ad ascoltarli, più di 2mila giovani che in queste settimane si stanno iscrivendo sulla piattaforma dedicata, disponibile su giovanisi.it.

L’iniziativa è organizzata da Fondazione sistema Toscana e il Teatro del Maggio Fiorentino, ed è finanziata dalla Presidenza del consiglio dei ministri (Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale).

All’evento, promosso dalla Regione Toscana e Giovanisì, parteciperà anche Benedetta De Luca, creator, scrittrice e influencer con più di 130 mila seguaci, che ha scelto di raccontare sul web la sua disabilità. Benedetta, infatti, a causa di una malattia rara può muoversi solo su una sedia a rotelle o tramite l’utilizzo delle stampelle. La sua differenza, però, l’ha resa portavoce di un messaggio di empowerment e bodypositive, per abbattere stereotipi e pregiudizi cercando di far capire che anche una donna con disabilità, può essere bella, femminile e sensuale. Anche con un pizzico di autoironia.

I social, se utilizzati nel modo giusto, possono veicolare messaggi di autenticità. Anche a me è capitato di utilizzare filtri o tagliare la sedia a rotelle nelle mie foto, ma alla fine spento lo schermo ti chiedi chi sei- racconta alla Dire- dare messaggi sbagliati fa male a te e agli altri”. Sabato 5 novembre, Benedetta De Luca salirà sul palco del Next Generation Fest per parlare di inclusione con l’autrice Maria Cafagna e la presidente di Animenta, Aurora Caporossi. “Inclusione e diversità sono temi che vivo sulla mia pelle– commenta la creator- parlarne con i giovani mi dà forza, perché loro sono il futuro. Spesso il tema della disabilità non è veicolato correttamente: c’è ancora una visione pietistica, di compassione, una narrazione che è molto diversa da quello che cerco di fare io. Il mio desiderio è invece trattare questi argomenti in una chiave diversa: sempre con rispetto, ma con un po’ di leggerezza”

Per Benedetta De Luca, la Generazione Z è molto più vicina a queste tematiche rispetto alle generazioni passate. “Li vedo già pronti a recepire il messaggio che la diversità è un valore. Quello che spero è che l’inclusione un giorno non farà più notizia. Se avessi l’opportunità di parlare a una persona che vive una situazione simile alla mia- conclude l’instagrammer- vorrei dirle che il problema non siamo noi, ma il mondo costruito male, un mondo pensato per persone privilegiate. Partire dal presupposto che il problema non siamo noi, ti fa sentire più forte”.

(Dire)

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