Contrasto al gioco illegale: firmato protocollo Adm-Procura di Avellino

L’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane potrà formare i magistrati di Avellino nel contrasto all’illegalità nel settore dei giochi.

E’ quanto prevede il Protocollo d’intesa tra Adm – rappresentata dal Direttore Generale, Marcello Minenna – e Procura della Repubblica, siglato questa mattina a Roma: “Dobbiamo contrastare insieme questi fenomeni anche con attività formativa. Non si tratta di un protocollo solo di carattere investigativo. Bisogna anche formare i pubblici ministeri”, ha affermato il capo della procura irpina, Domenico Airoma.

Attraverso il protocollo, della durata di tre anni e ulteriormente prorogabile, le parti si impegnano “a realizzare opportune forme di collaborazione che, sulla base delle rispettive competenze, consentano un costante coordinamento al fine di contrastare efficacemente fenomeni di illegalità nel settore del gioco, con particolare riferimento alle tematiche del riciclaggio ed autoriciclaggio”.

La Procura della Repubblica di Avellino, riporta Agipronews, potrà quindi avvalersi della Direzione Centrale Giochi Adm, guidata da Stefano Saracchi, “per l’attuazione di deleghe di indagine per il contrasto agli illeciti, nonché degli illeciti di natura tributaria ed extratributaria connessi alla materia dei giochi”.

Inoltre, è scritto nell’intesa firmata da Minenna e Airoma stamattina, è prevista “l’organizzazione di specifiche attività informative e seminariale per i Sostituti Procuratori in servizio presso la Procura, in modo da facilitare lo scambio di informazioni e l’aggiornamento costante sulle fenomenologie criminali di interesse” e – si legge in una nota – condividere le informazioni sui risultati delle attività di controllo, analisi e studi.

Saracchi (Dir. Giochi Adm): “L’obiettivo è contrastare l’illegalità nel settore”

“Bisogna cambiare l’approccio facendo distinzione non soltanto tra gioco legale e illegale, ma parlando di illegalità nel settore del gioco. Noi facciamo controlli che non mirano solamente all’identificazione del punto fisico ma anche a quello dell’online”. Lo ha detto Stefano Saracchi, capo della direzione giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso della conferenza stampa per la firma del Protocollo d’Intesa con la Procura della Repubblica di Avellino. Saracchi, riportato da Agipronews, ha sottolineato come l’illegalità si annidi “anche nei punti autorizzati, con una raccolta abusiva perfezionata all’interno di questi”. Per quanto riguarda l’infiltrazione dell’illegalità, ha spiegato che “il settore delle scommesse è iimportante per chi compie i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, in quanto la finalità ultima della raccolta abusiva in questo caso è quella del riciclaggio”.

Proprio per questo diventa fondamentale “capire quali sono le modalità più penetranti in questo settore”. La lotta all’illegalità, ha spiegato Saracchi, è importante anche perché “l’80% di quanto viene giocato torna in vincite ai giocatori. Questo anno è un anno particolarmente importante per la lotta e il contrasto all’illegalità perché da quello che emerge sia sotto il profilo della raccolta sia sotto il profilo della quota erariale destinata allo stato, l’incremento annuale è di circa 30-35% complessivo, sia su base trimestrale che su base dei dati riscontrabili sul territorio”, conclude Saracchi.  Giochi, Minenna (Adm): “L’aumento delle entrate significa aver sottratto proventi a settore illegale”

«Effettuare protocolli operativi e formativi si è sempre rivelata una scelta utile in tutti i campi; consente di acquisire quella conoscenza di ordinarietà di un campo tecnico complesso. Un investigatore e un ispettore devono essere in grado di sedimentare certi concetti e certi ragionamenti, altrimenti c’è il rischio di non mettere a fuoco il vero problema». Così Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, dopo la firma del protocollo d’intesa tra Adm e la Procura di Avellino per il contrasto all’illegalità nel settore del gioco. «Oggi, l’aumento della raccolta che abbiamo registrato, essendo la domanda di gioco anaelastica, dimostra che le procedure di vigilanza, digitalizzazione, utilizzo di algoritmi e intelligenza artificiale, creazione di sale operative e di intelligenze, hanno riportato flussi finanziari dall’illegalità alla legalità», ha proseguito Minenna, riportato da Agipronews.

Poi una riflessione sul settore del gioco e sul lavoro svolto da Adm in questi anni: «Quando nel 2020 abbiamo posto l’attenzione sul settore del gioco pubblico e del gioco illegale, c’era una incredibile confusione. C’era assimilazione tra gioco regolare, gioco illegale e ludopatia, e la conseguenza era che nessuno poteva parlare di gioco. Non ci sono stati aumenti di fiscalità nel settore, quindi se nel giro di un anno sono aumentate del 16% le entrate nelle casse dello stato, vuol dire che all’illegalità è stato sottratto qualcosa», conclude.

Redazione

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