La parola ‘merito’ scatena il botta e risposta tra Landini e Calenda
“In un Paese che ha un livello di diseguaglianze come il nostro trovo che sia sbagliato introdurre, quando parliamo di istruzione, di conoscenza, la parola merito. Rischia di essere uno schiaffo in faccia a tutti quelli che possono avere tantissimi meriti ma che partono da una condizione di diseguaglianza assoluta”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della conferenza ‘Salute e welfare creano il futuro‘ a Roma.
UNICO ANTIDOTO A SOCIETA’ CLASSISTA APPIATTITA SU IGNORANZA
Risponde a Landini il segretario di Azione, Carlo Calenda, tramite Twitter: “Il merito è l’unico antidoto a una società classista o a una società appiattita sull’ignoranza. Come realizzare il merito in modo giusto è un dibattito difficile e interessante, rifiutarne il principio è assurdo e antistorico. Questa presa di posizione di Landini è incredibile. In nessun paese del mondo il segretario del principale sindacato si dichiarerebbe contro il merito come principio. Questa posizione ideologica spiega perché la CGIL è stata spesso negli ultimi anni un freno alla modernizzazione del paese. Spero che CISL e UIL prendano le distanze“.
(Dire)