‘Pizzo’ con la videochiamata, 3 fermi

Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un Decreto di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 soggetti (IORIO Rosario, nato a Napoli – cl.1983, indagato per i reati p. e p. dagli artt. 110, 56, e 629 I e III e 416-bis .1 c.p.; MARFELLA Francesco, nato a Napoli – cl.2002, indagato per i reati p. e p. dagli artt. 110, 56, e 629 I e III e 416-bis .1 c.p.; TITAS Christian, nato a Napoli – cl.1993, indagato per i reati p. e p. dagli artt. 110, 56, e 629 I e III e 416-bis .1 c.p.) ritenuti gravemente indiziati del reato di tentata estorsione con l’aggravante dell’aver agevolato l’organizzazione mafiosa, denominata clan Esposito-Marsicano-Calone, operante nel quartiere partenopeo di Pianura e zone limitrofe.Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i fermati, agli inizi del mese di ottobre, si sono presentati ripetutamente presso l’abitazione di un 48enne, imprenditore nel settore funerario di Pianura e, minacciandolo di morte con un’arma da fuoco, hanno preteso da lui il pagamento immediato di € 2.000 ed il successivo versamento della tassa mensile di € 3.000.Uno di loro, invece, poiché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, ribadiva la pretesa estorsiva mediante una videochiamata alla vittima.I 3 fermati saranno tradotti al carcere di Secondigliano, in attesa dell’udienza di convalida.


Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
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Redazione

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