Si professava medico ma era solo un operario
Operaio di ‘professione’ e medico per diletto. Senza avere alcun titolo. Questa l’accusa, contestata per la seconda volta in poco tempo, nei confronti di un uomo di nazionalità indiana residente a Leno, in provincia di Brescia.
È stato scoperto dai carabinieri del Nas che, quando gli hanno perquisito l’abitazione, hanno trovato, e sequestrato, oltre 200 confezioni di medicinali, molti dei quali non autorizzati dall’Agenzia Italiana del Farmaco a poter essere utilizzati in Italia, e, soprattutto, strumenti di lavoro tipici del medico come stetoscopio, otoscopio, misuratori di pressione, deflussori per flebo, siringhe ed aghi di diversa conformazione.
Le indagini erano iniziate dalla denuncia di un connazionale. A causa di una malattia della pelle, era entrato in contatto, per il tramite di conoscenze comuni, con il finto dottore che gli era stato presentato come un medico esperto. Dopo averlo visitato e senza comunicargli alcuna diagnosi gli aveva personalmente praticato, al prezzo di 150 euro a prestazione, alcune iniezioni di un mix di medicinali. La ‘terapia’ aveva soltanto dato un sollievo immediato e temporaneo. A distanza di qualche giorno, infatti, i sintomi dell’infezione erano tornati a manifestarsi in maniera più forte e diffusa.
Il finto medico indiano è stato denunciato per esercizio abusivo di professione e per importazione illecita di farmaci. In merito al comportamento tenuto nei confronti del connazionale, potrà essere chiamato a rispondere, anche, di somministrazione di medicinali imperfetti e di lesioni colpose.
L’analisi del contenuto del suo cellulare, che gli investigatori hanno sequestrato, chiarirà le dimensioni della sua attività illecita.
(ANSA)