Vessato dai bulli sul bus, salvato dall’autista

Insulti, risatine, spintoni. Parole e gesti violenti con un loro coetaneo. Il branco si sente talmente invincibile da continuare a bullizzare il ragazzino anche su un autobus di linea pieno di passeggeri.

Ancora offese poi degenerate in una tentata aggressione: a quel punto Simona, conducente Atac, ha deciso di intervenire visto che nessuno dei passeggeri si era mosso a difendere il ragazzino. Ha fermato il bus e, con la scusa di controllare la porta posteriore del mezzo, ha lasciato il posto guida per avvicinarsi ai ragazzi.

“Ha parlato con dolcezza al giovane spaurito per invitarlo a seguirla e se lo è portato con se all’interno della cabina guida”, si legge in un posto su Facebook nella pagina dell’azienda di trasporti capitolina che racconta la storia. Il branco si è ammutolito “consapevole, forse, di avere esagerato”.

Ma l’intervento di Simona, mamma di una bambina e figlia di una professoressa di sostegno, non è finito lì. Voleva mettere il ragazzino al sicura dalla crudeltà del branco di bulli.

“La nostra collega ha chiesto al ragazzo di telefonare ai suoi familiari. Vuole essere sicura che non subisca di nuovo quando lo lascerà al capolinea”, spiega l’Atac. Arrivati a destinazione la mamma del ragazzino è già lì “scossa da quanto accaduto” ma grata alla giovane conducente. Poi, nel pomeriggio, ringrazia sulla pagina Facebook dell’azienda: “grazie per avere salvato mio figlio dai bulli”, scrive. Parole di gratitudine per una giovane donna che ha deciso di non fare finta e di intervenire.

(ANSA)

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Redazione

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