Aversa. Ecco chi sarà il nuovo presidente: botta-risposta Graziano-Cangiano
Non si placano ancore le polemiche sulla odierna seduta del consiglio comunale per l’elezioni del Presidente del Consiglio Comunale di Aversa.
Botta e rispsota tra Oliva e il sindaco Golia, poi quello tra i deputati Stefano Graziano (PD) e Gimmi Cangiano (FdI).
Ma andiamo per ordine.
ELEZIONI PRESIDENTE, NUOVA CONVOCAZIONE
Il consigliere anziano e commissario cittadino di Fratelli d’Italia Alfonso Oliva (che ha poi chiarito come nel primo appello – sul banco della presidenza – mancasse l’ordine del giorno ed erroneamente aveva sciolto la seduta) ha provveduto alla convocazione del nuovo consiglio (un solo ordine del giorno: l’elezione del presidente del consiglio comunale) che si terrà per mercoledì prossimo 30 novembre alle ore 9:30, in prima convocazione, e in seconda, per il giorno successivo.
GIRONE PRESIDENTE, ‘ENNESIMO’ ASSESSORATO AI ZANNINIANI
Nella maggioranza, il dado è tratto: MarCo Girone, consigliere del gruppo consiliare PD Aversa, è il nome designato per il secondo scranno dell’Assise cittadina. Un nome venuto fuori dopo una riunione a cui erano presenti: il deputato Stefano Graziano (PD) e il consigliere regionale de ‘I Moderati’ Giovanni Zannini.
Se al Pd andrà la poltrona da Presidente del Consiglio Comunale, ai zanniniani toccherà quella di un nuovo assessorato. A scegliere il nuovo assessore saranno Roberto Romano (ex 5stelle ora Impegno Civico) ed Olga Diana (consigliera comunale/provinciale in quota Moderati). Stando a voci di corridoio, il sacrificabile nella giunta sarà Luigi Di Santo, attuale assessore alle politiche sociali.
IL BOTTA E RISPOSTA TRA GRAZIANO E CANGIANO
Però l’elezione del nuovo presidente è stata al centro anche di un botta e risposta tra deputati Stefano Graziano (PD) e Gimmi Cangiano (FdI).
Per il neo deputato dem “in spregio al regolamento e allo statuto comunale il consigliere comunale anziano Alfonso Oliva ha impedito che stamattina si procedesse all’elezione del nuovo presidente dell’assise. Oltre che scorretto sul piano formale e istituzionale, il comportamento di Oliva fa prefigurare un palese abuso d’ufficio e un abuso di potere. Ho già informato il prefetto di Caserta dell’accaduto per i provvedimenti del caso. Non escludo di presentare un’interpellanza alla Camera dei deputati – sottolinea Graziano -. Inoltre assieme agli amici della maggioranza di centrosinistra stiamo valutando di presentare un esposto-denuncia per consentire alla magistratura di accertare se nella condotta di Oliva ci siano elementi di rilievo penale. Sul piano politico si tratta di un comportamento vergognoso che ha impedito al consiglio comunale di svolgere regolarmente la propria attività amministrativa. Un gravissimo attacco alla democrazia che dimostra ancora una volta l’atteggiamento irresponsabile di una parte dell’opposizione”.
Durissima la reazione del deputato Gimmi Cangiano in seguito all’attacco frontale scagliato dal collega Stefano Graziano ai danni di Alfonso Oliva, consigliere comunale di Aversa in quota Fratelli d’Italia: “Hanno veramente dell’incredibile la reazione dell’onorevole Stefano Graziano e le conseguenti sue dichiarazioni in merito a quanto successo per l’elezione del presidente del consiglio comunale di Aversa. Dichiarazioni che colpiscono l’onorabilità prima personale e poi politica dell’amico Alfonso Oliva, duramente attaccato ed offeso per aver svolto semplicemente e fino in fondo il suo ruolo di consigliere anziano nelle operazioni della seduta di consiglio comunale in cui si sarebbe dovuto eleggere il nuovo presidente. Tuel e Statuto Comunale alla mano – continua l’onorevole Cangiano – mancava il numero legale per procedere alle operazioni di voto, ed il consigliere Oliva ne ha semplicemente preso atto, riservandosi di approfondire la questione per evitare una elezione viziata nella procedura che avrebbe ancor di più destabilizzato una maggioranza amministrativa che di stabile ha ben poco e che sta insieme più per interventi esterni che per amore di Aversa e degli aversani. L’onorevole Graziano – conclude l’esponente del partito del primo ministro italiano – farebbe bene a chiedere scusa al consigliere Oliva per i toni e per le parole utilizzate e a ringraziarlo per aver mantenuto altro il solco di quella trasparenza e di quella legalità che ci appartengono sia come uomini che come rappresentanti delle Istituzioni”.