Cos’è un paraurti posteriore
Quando si parla di paraurti, pressoché chiunque sa a cosa ci si riferisce. Tuttavia, chi ha meno dimestichezza con il mondo automotive potrebbe limitarsi a una conoscenza poco profonda delle caratteristiche e di alcune parti del veicolo e della carrozzeria, come per esempio i paraurti.
In questo articolo, quindi, proviamo a spiegare che cos’è un paraurti, con un focus su quello posteriore, sulle sue caratteristiche e il suo funzionamento. I paraurti rappresentano un elemento molto importante per la sicurezza del veicolo per il grado di protezione che svolgono, tuttavia sono soggetti a danneggiamenti come tutte le componenti di un veicolo.
Per tale ragione, in qualche momento potresti aver bisogno di rivolgerti a fornitori di paraurti nuovi o usati. Nel caso in cui scegliessi la seconda opzione, tieni a mente che anche su internet è possibile trovare marketplace affidabili dedicati a parti del veicolo usate: nel caso dei paraurti posteriori, per esempio, puoi trovare ulteriori informazioni qui.
Per cominciare: cos’è un paraurti?
Il paraurti è una parte della carrozzeria esterna di un veicolo e svolge il compito di prevenire, limitare o attutire i danni provocati da collisioni, quando avvengono a bassa velocità. Infatti, i paraurti non possono contenere le conseguenze di urti ad alte velocità. I paraurti funzionano assorbendo l’energia degli urti attraverso una deformazione del materiale di cui sono costituiti e in passato rappresentavano una componente “distaccata” della carrozzeria, sporgendo vistosamente da essa. Nelle automobili più moderne, in virtù dell’esigenza di avere dei design più leggeri ed esteticamente più accattivanti, i paraurti risultano quasi invisibili e non sembrano alterare il profilo del veicolo. Spesso verniciati dello stesso colore del veicolo, i paraurti sono presenti sia nella parte anteriore che in quella posteriore del veicolo.
Il paraurti posteriore e le sue caratteristiche
Al giorno d’oggi, la maggior parte delle autovetture presenta una barra di rinforzo rigida collocata sotto la copertura esterna, quella che risulta più “visibile”. La barra di rinforzo rigida, a sua volta, ha il compito di contenere un particolare materiale, di solito plastica comprimibile o schiuma, che riesce a limitare i danni alla carrozzeria in caso di impatto con un altro veicolo o qualche elemento presente sulla strada. Infatti, i paraurti devono essere in grado di assorbire in maniera completa gli impatti che avvengono entro velocità che sono stabilite dalla legge.
Breve storia del paraurti posteriore
Fino agli anni Sessanta, quasi sempre il paraurti posteriore era costituito da delle sottili travi, spesso metalliche e quasi sempre piuttosto esposte, che rappresentavano la parte più esterna del veicolo. È solo dagli anni Ottanta che il paraurti posteriore ha cominciato a conoscere una sua specificità ed è diventato una delle componenti più essenziali per la sicurezza stradale, non soltanto di chi si trova all’interno del veicolo.
Infatti, le travi utilizzate in precedenza risultavano pericolose anche per i pedoni e, per ovviare a questo problema, si cominciò a utilizzare dei rivestimenti particolari per questo tipo di travi, fino alla completa sostituzione del paraurti posteriore in metallo esposto con quello in plastica. Oltre a garantire un risparmio economico in fase di costruzione, la scelta della plastica garantisce maggiore elasticità e, quindi, migliori effetti di protezione. La sua facilità di lavorazione comprime i costi per eventuali riparazioni e sostituzioni, mentre la sua leggerezza contribuisce a contenere il peso totale dell’auto, con un risparmio in termini di consumi.
Paraurti anteriore e posteriore: quali differenze?
Pur avendo, di fatto, il medesimo scopo, paraurti anteriori e posteriori non sono mai intercambiabili, nemmeno per quanto concerne le coperture. Le coperture del paraurti anteriore sono quasi sempre più alte di quelle del paraurti posteriore e spesso anche progettate per adattarsi meglio alla forma dei fari.
Al contrario, le coperture del paraurti posteriore sono pensate per snellire il corpo del bagagliaio o del portellone. Nei prototipi più moderni, invece, esistono coperture con sensori di parcheggio integrati.
Al netto delle sempre più evidenti esigenze di design, i paraurti rimangono comunque un elemento fondamentale per la sicurezza di conducenti, passeggeri e pedoni, grazie alle capacità di deformazione fisica della plastica e all’assorbimento dell’energia dei materiali che si trovano al di sotto di essa.