Dottoressa della guardia medica aggredita con una sedia
Una dottoressa in servizio nell’ex guardia medica del quartiere Japigia di Bari è stata aggredita nella serata di ieri, intorno alle 22, mentre era a lavoro. Lo rende La Fimmg barese, spiegando che la professionista “è stata minacciata e aggredita da un paziente”.
L’uomo, che per la Federazione dei medici barese sarebbe “già noto per aver minacciato in passato il personale della continuità assistenziale”, avrebbe prima “aggredito verbalmente il medico” per poi afferrare e lanciare una sedia. L’intervento dei medici della postazione del 118 ha evitato il peggio: la vittima, che non ha riportato ferite, è stata comunque trasportata al Pronto soccorso “in stato di shock”.
Dimessa, è poi tornata a lavoro. “Esprimo a nome della Fimmg vicinanza e solidarietà alla dottoressa e a tutti i colleghi che quotidianamente subiscono episodi simili, molti dei quali non denunciati – dichiara Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari -. Le violenze sono all’ordine del giorno nelle postazioni di continuità assistenziale. Questa volta fortunatamente sono riusciti a intervenire i colleghi del 118. Ma spesso i medici della continuità assistenziale sono soli, in postazioni isolate”.
Per Calabrese è necessario “mettere in sicurezza i colleghi, ripensando il modello della continuità assistenziale, le cui criticità non sono mai state risolte. Si sta aspettando l’evento tragico per intervenire?”. “Ci aspettiamo che la Asl di Bari riattivi il tavolo sulla sicurezza delle cure in continuità assistenziale attraverso la verifica degli adempimenti della legge 81/2008 per la sicurezza sul posto di lavoro”, aggiunge Claudia Aiello, segretaria provinciale per la sezione di Continuità assistenziale della Fimmg Bari, che chiede all’assessore alla sanita della Regione Puglia Rocco Palese di “convocarci per avviare il confronto e ripensare un servizio che al momento presenta un elevatissimo rischio di violenza per gli operatori”.
(Adp/Dire)