Frana Ischia, bufera sul condono di Conte
Il condono edilizio contenuto sul dl Genova, al centro delle polemiche di queste ore perchè conteneva la possibilità di sanare abusi edilizi realizzati sull’isola di Ischia travolta in questi giorni da una drammatica frana, porta la firma anche di Lega e Fratelli d’Italia.
La sua conversione in legge, avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 ottobre ha visto infatti i voti favorevoli, oltre che del Movimento 5 Stelle – all’epoca maggioranza di Governo durante il Conte I insieme al Carroccio – anche di Lega e Fdi. Nello specifico, il provvedimento passò alla Camera con 284 sì (Lega, M5s e Fdi), 67 no (Pd e Leu), e 41 astenuti (Fi).
Un’approvazione non priva di scontri e tensioni: l’Aula della Camera bocciò infatti tutti gli emendamenti dell’articolo 25 del decreto che prevedeva il condono per i comuni di Ischia colpiti dal sisma del 21 agosto 2017. Particolarmente aspra la polemica in particolare tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Alcuni deputati Pd inoltre vennero quasi alle mani con i colleghi del partito di Giorgia Meloni.
In particolare i dem contestavano proprio l’articolo 25 del decreto, accusando la maggioranza di allora, e in particolare Luigi Di Maio, di voler sfruttare la tragedia del Ponte Morandi per portare a termine il condono a Ischia, come “mancia elettorale” nel collegio dell’ex vicepremier.
Dal partito di Meloni venne un sì ‘sofferto’. “Noi abbiamo ragionato molto al nostro interno in questi giorni perche’ i dubbi sono stati tanti. Ma poi siamo tornati con il cuore, con la mente ai primi giorni, ai primi giorni del dopo disastro di Genova, e abbiamo ripensato a tutto il percorso che abbiamo fatto cercando di dare voce a Genova”, disse Carlo Fidanza in dichiarazione di voto, annunciando il si’ di Fratelli d’Italia.
(Dire)