Frana Ischia, identificate 8 vittime

Sale a otto il bilancio delle vittime accertate della tragedia di Ischia. I vigili del fuoco hanno individuato il corpo senza vita di un disperso in via Celario a Casamicciola, comune dell’isola d’Ischia travolto da una frana due giorni fa.

Sono in corso le delicate operazioni di recupero del cadavere. Restano invece quattro i dispersi nella colata di fango che ha travolto intere case.

LE VITTIME ACCERTATE

A essere recuperato per primo è stato il corpo di Eleonora Sirabella, la 31enne prima vittima ufficiale della tragedia che ha colpito la comunità isolana. Eleonora era con il marito quando la furia della frana ha travolto la casa: di lui ancora nessuna traccia. Il settimo cadavere ritrovato ieri è invece quello di un’altra donna, Nikolinca Gancheva Blagova, 58enne di nazionalità bulgara.

I FRATELLINI MORTI

Durante le ricerche di ieri sono stati ritrovati i cadaveri di due fratelli, Francesco e Maria Teresa Monti, rispettivamente di undici e sei anni. Della famiglia Monti mancano ancora all’appello il papà, la mamma ed un altro figlio.

MAURIZIO, GIOVANNA E IL PICCOLO GIOVANGIUSEPPE DI 22 GIORNI

Ad essere ritrovati anche i componenti di un altro nucleo familiare, quello composto da Maurizio Scotto Di Minico, 32 anni, Giovanna Mazzella, 30 anni compiuti l’11 novembre, e del loro figlio GiovanGiuseppe, nato il 4 novembre di quest’anno: 22 giorni di vita quando è stato travolto dalla frana. I tre, da quando apprende la Dire, si trovavano a casa della mamma di Giovanna che è riuscita a fuggire scappando da una finestra. La donna, che non si dà pace, è tra le persone ospitate in albergo. La famiglia Monti e quella del piccolo GiovanGiuseppe abitavano in due edifici fra loro vicini.

CONTINUA LA RICERCA DEI DISPERSI

Nella zona dove sono stati ritrovati i corpi si sono intanto accesi i fari alimentati da gruppi elettrogeni e continua incessante la ricerca dei cinque dispersi.

APERTA UN’INCHIESTA, L’IPOTESI È DISASTRO COLPOSO

La procura di Napoli ha aperto un fascicolo che ha come ipotesi di reato quella di disastro colposo. Nessun nome risulta per il momento iscritto nel registro degli indagati.

L’atto formale abilita i pm a compiere una serie di accertamenti che si sostanzieranno anche dei rilievi, fra gli altri, effettuati dai carabinieri Forestali. “I loro rilievi – aveva annunciato ieri il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, il generale Enrico Scandone, a margine di un tavolo del Centro coordinamento soccorsi – saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

(Dire)

Redazione

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