Frigo, i consigli per la riparazione fai da te

Prima di decidere di cambiare un frigo che non funziona più può essere utile comprendere se c’è la possibilità di aggiustarlo in maniera autonoma.

È normale che questo tipo di elettrodomestico, dopo alcuni anni di funzionamento, inizi a mostrare i primi sintomi di stanchezza e abbia delle anomalie o dei malfunzionamenti. Non è detto che sia indispensabile essere esperti per riuscire a intervenire in modo efficace, ma a patto di conoscere a grandi linee il sistema di funzionamento.

Come funziona un frigo

Un circuito chiuso che è collegato con un motore compressore ospita al proprio interno un gas sigillato che si raffredda in modo significativo nel momento in cui viene fatto espandere. Il gas si espande all’interno di un evaporatore che si trova nella cella frigorifera. Nel momento in cui il gas si raffredda, la temperatura della cella si abbassa, e così pure la temperatura di ciò che sta all’interno. A quel punto il gas viene ricompresso, per poi essere riscaldato dal moto compressore. In seguito viene fatto passare in una serpentina che si trova nella parte posteriore del frigo, in maniera che si possa riespandere e perdere il calore di compressione, almeno in parte.

Quali guasti possono colpire un frigo

Prima di pensare di acquistare ricambi frigorifero Samsung o di altre marche, è necessario mettere in evidenza che nessun tipo di guasto che riguardi il circuito sigillato o il compressore che è collegato ad esso può essere riparato in casa. In tali circostanze non si può fare a meno di rivolgersi a personale esperto che si occuperà della riparazione in officina, per esempio cambiando il compressore e provvedendo al reintegro con sigillatura del circuito. Diverso è il discorso in presenza di inconvenienti minori, come quelli che si verificano quando il frigo fa troppo rumore, presenta dei problemi relativi alla guarnizione della porta, inizia ad avere la ruggine o è caratterizzato da un malfunzionamento del compressore e del termostato.

Il frigo e la ruggine

Non è così frequente la comparsa della ruggine nel frigo, dal momento che questo elettrodomestico è formato da materiali come l’alluminio e la plastica che sono inossidabili. Può essere, invece, che la ruggine vada a colpire i bordi esterni della carrozzeria o della porta, nei punti in cui l’umidità si accumula. Come rimediare in tal caso? Molto semplicemente si asporta la porta, si liscia e poi si vernicia usando delle bombolette ad hoc.

La guarnizione della porta

Un aspetto di fondamentale importanza è quello relativo alla tenuta della porta. Nel corso del tempo, può succedere che la guarnizione si indurisca, e così non è più in grado di premere contro il bordo in maniera efficace. Il risultato è che entra calore nel frigo, il che comporta per il compressore un surplus di lavoro e al tempo stesso la comparsa di condensa in corrispondenza delle pareti della cella frigorifera.

Non ci sono particolari problemi nel cambiare la guarnizione: basta sollevarla per poi allentare le viti attraverso le quali la parte interna della porta è bloccata. In seguito all’asportazione, si può raggiungere il profilo della gomma, che può essere rimosso senza troppi problemi; arriva quindi il momento della sostituzione. Come si può facilmente immaginare, diversi modelli di frigo si caratterizzano per specifiche differenze dal punto di vista del fissaggio della guarnizione.

Sbrinare il frigo

Alcuni frigoriferi non sono dotati di una resistenza ma di un piccolo tubo al cui interno passa il gas caldo prima che lo stesso giunga all’evaporatore. Al giorno d’oggi i frigoriferi sono contraddistinti da uno sbrinamento automatico: a differenza di quel che accadeva con i modelli di una volta, non c’è più bisogno di aprire il frigo per poi sbrinarlo in modo da eliminare tutto il ghiaccio. È l’elettrodomestico, infatti, a svolgere in autonomia questo processo.

Quel che risulta dalla sbrinatura, poi, finisce all’interno di una vaschetta che si trova nel retro del frigo, dove è collocato un foro tramite cui il liquido finisce in un contenitore che si trova al di sopra del compressore. Così, dopo che è stata riscaldata dal compressore, l’acqua evapora e non può tracimare. È comunque opportuno verificare che il prodotto di sbrinamento venga raccolto in maniera regolare nel tempo.

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Redazione

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