Gettò il cane dal balcone: al via il processo
Ha affermato che il cane sarebbe caduto per un incidente, essendosi sporto dall’inferriata, ma la Polizia ha giudicato questa affermazione inattendibile date le sue dimensioni. LNDC Animal Protection parteciperà attivamente al processo per maltrattamento e farà di tutto per difendere gli interessi del cagnolino
Era una tranquilla serata di maggio 2021 quando in un condominio è scoppiato il caos. Un cagnolino era precipitato dal secondo piano del palazzo e i vicini, dopo aver allertato la Polizia, hanno aggredito il suo proprietario, accusandolo di averlo buttato giù di proposito.
Arrivati sul posto, gli agenti hanno provveduto a identificare l’uomo – inizialmente restio a fornire le proprie generalità – e a soccorrere il povero cagnolino che effettivamente appariva ferito e dolorante.
L’animale è stato quindi affidato alle cure dei veterinari del Presidio Ospedaliero Veterinario “Frullone”, mentre l’uomo è stato denunciato per maltrattamento di animale e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli agenti intervenuti hanno anche appurato che la sua versione dei fatti, secondo cui il cane si sarebbe sporto dall’inferriata e caduto accidentalmente, non appariva verosimile date le dimensioni dell’animale e quelle dello spazio tra una sbarra e l’altra del parapetto.
“Non ci sono giustificazioni di alcun tipo per questo genere di violenza”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Per fortuna il cagnolino non ha subito danni troppo gravi ed è stato possibile curarlo adeguatamente. Ora è stato affidato a una signora che ne ha fatto richiesta ed è al sicuro, confidiamo che la magistratura provveda quanto prima alla confisca definitiva in modo che possa restare con la sua nuova famiglia. Saremo parte attiva nel processo che finalmente ha preso il via e ci batteremo perché questa persona abbia la pena che merita.”
“Siamo soddisfatti che il giudice abbia ammesso la nostra costituzione come parte civile e questo ci permetterà di essere coinvolti nella vicenda per tutelare al massimo gli interessi del cagnolino. Ringraziamo le forze dell’ordine, il servizio veterinario pubblico e la magistratura per aver salvaguardato il benessere dell’animale intervenendo tempestivamente, fornendogli le cure necessarie e affidandolo a una persona di buon cuore che, speriamo, gli farà dimenticare questo orribile episodio. Il processo riprenderà a febbraio 2023, quando verranno ascoltati i testimoni dell’accaduto”, conclude Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.
(immagine di repertorio)