Lotta abusivismo, Musumesici: “inasprire pene”
“Bisogna soltanto inasprire le pene per chi non fa il suo dovere, questo non riguarda solo i sindaci ma i dirigenti della pubblica amministrazione, chi è chiamato a svolgere funzioni pubbliche. Credo che il collega sia stato frainteso. Non c’è dubbio che abbiamo la necessità in alcune zone di essere accanto ai sindaci, come è stato come autorità statale, proprio perché i sindaci combattono l’abusivismo con grande difficoltà in zone che sono controllate dalle organizzazioni criminali. Non è facile farlo con disinvoltura. Lì bisogna assicurare sostegno ai sindaci”. Così il ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare, Nello Musumeci a 24 Mattino su Radio 24 commentando le parole di ieri del ministro Pichetto Fratin secondo il quale per combattere l’abusivismo edilizio “basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare”.
“Credo serva una legge speciale, senza nulla cedere all’abusivismo delinquenziale. C’è la necessita di verificare se alcuni casi di abusivismo leggeri -l’esempio della finestra credo sia calzante, che non compromette la sicurezza della casa o il contesto del paesaggi – se non sia il caso di recuperarli: tutto questo consente anche l’attivazione di una attività edilizia di riqualificazione senza consumo di nuovo suolo, perché questo è l’obiettivo del governo e quindi sarebbe anche una ricaduta economica”.
“Ho dato disposizione agli uffici per verificare quanta risorsa finanziaria sia ancora giacente, non impegnata o impegnata ma non spesa. I fondi ci sono, sono stati stanziati su vari programmi: il PNRR, il fondo di sviluppo (Fcs), i fondi per la lotta al dissesto delle Regioni, il Fondo Europeo di sviluppo regionale, i fondi per intervenire sul territorio ci sono, dobbiamo capire perché non si spendono”.
“Una delle ipotesi che abbiamo avanzato in sede di CDM è che quando il Comune, la Provincia o la Regione non sono nelle condizioni di mantenere una scadenza, serve un commissario con poteri sostitutivi. Che sia il gatto rosso o il gatto nero a noi non interessa, l’importante è che l’uno o l’altro prenda il topo”.