Paura al Caf: minaccia gli operatori e aggredisce gli agenti
Nella mattinata di ieri, su disposizione della Sala Operativa della Questura di Ancona, gli equipaggi delle Volanti si portavano presso un locale CAF ove era stata segnalata la presenza di un cliente particolarmente esagitato, minaccioso nei confronti dei responsabili dell’ufficio.
Giunti in loco, gli operatori prendevano contatti con la responsabile dell’ufficio la quale riferiva che l’uomo, ancora lì presente, pretendeva, con metodi minacciosi e particolarmente arroganti, che venisse prodotta una dichiarazione di bilancio provvisorio, relativo alla partita IVA allo stesso intestata, nonostante il predetto non avesse presentato la dovuta documentazione.
L’uomo, successivamente identificato per un cittadino marocchino di 37 anni con pregiudizi per reati contro la persona e contro il patrimonio, appariva fin da subito, particolarmente agitato e presumibilmente alterato dall’abuso di sostanze alcooliche, desunto dal forte alito vinoso e dalla presenza, all’interno della sua borsa, di un cartone di vino.
Lo stesso, con modi particolarmente ostili ed aggressivi, riferiva agli operanti che, in virtù del pagamento da lui effettuato nei confronti del CAF, pretendeva il rilascio della dichiarazione richiesta, asserendo che, essendo venditore ambulante, era impossibilitato a compilare le fatture manualmente.
L’uomo, nonostante gli operatori tentassero di fargli comprendere la problematica e le soluzioni attuabili, non soddisfatto di quanto propostogli, andava su tutte le furie, iniziando nuovamente ad inveire nei confronti della responsabile del CAF, afferrando il documento della stessa e minacciando di non restituirlo.
A quel punto, gli agenti intimavano all’uomo di moderare i toni e di rendere il documento sottratto, ma lo stesso, per tutta risposta, iniziava ad ingiuriarli con frasi offensive.
Alla vista di tale situazione alcuni clienti presenti all’interno dell’ufficio, si allontanavano dirigendosi, impauriti, dalla parte opposta della stanza.
A quel punto, gli operatori, considerato anche che non vi erano documenti attestanti la regolarità sul territorio nazionale dell’uomo, lo invitavano a seguirli presso questi Uffici, anche al fine di sottoporlo agli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione.
Il predetto, in tale circostanza, spintonava gli operatori, cercando di colpirli inoltre con numerosi calci e tentando di divincolarsi e guadagnare l’uscita. Gli agenti con professionalità riuscivano a fermare l’uomo e a contenere la sua condotta violenta, salvaguardando l’incolumità sua e dei presenti.
Il predetto veniva accompagnato in Questura e veniva sottoposto ai dovuti rilievi foto-dattiloscopici.
Terminati gli accertamenti di rito, veniva denunciato per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La sua posizione sul territorio nazionale è al vaglio del locale Ufficio Immigrazione.