Teverola Sostenibile fa quadrato attorno al presidente Martino
“Nel mentre dalla Casa Comunale qualcuno prova a fare il processo alle intenzioni per il tramite di “minacce” celate, annunciando “denunce” a destra e manca, è bene riportare all’attenzione dei nostri concittadini la questione in maniera seria e senza alterazioni. Durante la seduta consiliare del 4 novembre, l’Avv. Amelia Martino, Presidente del Consiglio comunale di Teverola, ha condotto il Consiglio nel miglior modo possibile nonostante le pressioni, la prosopopea e l’arroganza dei consiglieri di maggioranza ma anche del segretario comunale che, differentemente da Martino, è tutt’altro che istituzionale. Anzi è evidente agli occhi della cittadinanza che il segretario comunale sia stato ingaggiato per sostituire, nel dibattito in aula, Sindaco, Assessori e Consiglieri, utilizzando il suo ruolo di verbalizzante per fare politica e travalicare le funzioni altrui”. A dirlo, tramite nota stampa, il gruppo consiliare Teverola Sostenibile nel difendere l’operato della presidente del consiglio comunale Amelia Martino, oggetto nelle ultime ore di una denuncia/diffida presentata dalla maggioranza che sostiene il sindaco Barbato.
“Ma, debacle politica a parte, entriamo nel merito. È stata posta, sempre durante la seduta consiliare del 4 novembre, all’attenzione dei presenti, una mozione di sfiducia nei confronti dell’Avv. Amelia Martino.E qui, ancora una volta, casca l’asino. Il Sindaco, in data 31 ottobre, ha chiesto all’Avv. Amelia Martino di integrare l’ordine del giorno del Consiglio Comunale a mezzo pec, senza allegarne i rispettivi documenti. E, come loro solito, nonostante l’impegno profuso dalla regia nel prospettare ogni possibile passo, si sono traditi perché se l’intento del Sindaco e della maggioranza fosse stato realmente quello di portare all’attenzione del Consiglio Comunale azioni che – come loro ripetutamente dicono – sono necessari ai fini dell’attività amministrativa, non avrebbero – durante l’Assise – provveduto a leggere soltanto la mozione di sfiducia, unica preoccupazione di questa maggioranza, nonostante le decine e decine di problematiche da affrontare, soprattutto legali. Questa maggioranza, che è bene ricordare si mantiene con i voti dei consiglieri comunali in quota Lusini, ha come unico scopo quello di provare ad eliminare dalla scena politica locale i quattro consiglieri comunali, Presidente del Consiglio Comunale incluso, per la sola colpa di aver dimostrato dissenso rispetto a determinate situazioni”.
“Ciò posto, durante la seduta consiliare, l’Assessore Salve provvedeva a comunicare, mediante lettura, la mozione di sfiducia e un’interrogazione urgente. A quest’ultima, come il Regolamento precisamente comanda, può essere data risposta entro il termine di dieci giorni. Anche qui, e chiediamo scusa ai cittadini, una precisazione è necessaria. Salve, dopo la proficua esperienza da Vicesindaco, diventa (legittimamente!) il portavoce della fascia tricolore. Ma, se la memoria non ci inganna, lo scorso 17 gennaio, Salve tentennava in ogni modo a dimettersi nonostante l’accordato turn-over perché “avrebbe dovuto confrontarsi con il suo gruppo di appartenenza” scatenando – e questa è storia! – l’ira dell’attuale vicesindaco, salvo poi ritornare in auge grazie alla nostra assenza. Appare logico, al netto di ciò, che il Presidente del Consiglio Comunale, l’Avvocato Amelia Martino, debba procedere ad una attenta disamina degli atti al fine di rispondere, punto per punto, ai vari documenti posti alla sua attenzione. ‘L’annunciazione’ della suddetta interrogazione – e ci scuserete anche per quest’altra precisazione! – è stata, durante il civico consesso – accompagnata dall’atipico abbandono dell’aula consiliare della maggioranza, quasi a voler generare un alibi di cui servirsi innanzi agli organi sovracomunali. Ciò detto, ci teniamo a fare i nostri più fervidi complimenti, per aver portato in scena la grande opera, a parte qualche errore nei tempi, dell’abbandono. Sul pezzo grosso, il finale, qualcuno si è alzato in anticipo! Ma i cittadini capiranno se, considerati i tempi, qualcuno è risultato assente alle prove generali del saggio del (quasi) fine anno”.
“Dal canto nostro noi del gruppo Teverola Sostenibile difendiamo la posizione politica ed istituzionale del Presidente del Consiglio Comunale. Questa pressione psicologica, a tratti violenta, con la quale si è tentato di attaccare la Presidente del Consiglio Comunale, con toni ed azioni prepotenti, a tratti intimidatori, è il chiaro disegno plastico di una volontà politica artatamente progettata. E ci auguriamo che il progettista, per la par condicio, considerati i tempi, abbia raggiunto la soglia di almeno 73 anni di età! Qual è l’atteggiamento politico di questa maggioranza? Allontanare, ora con la revoca delle deleghe agli ex assessori Fattore e Buonpane, ora con la revoca dell’Assessorato a Caputo, ora con la sfiducia al Presidente del Consiglio comunale, tutti coloro che – in maniera legittima e democratica – hanno dissentito rispetto a determinate posizioni? E se così fosse, una domanda ci sorge spontanea: ma se il Presidente del Consiglio Comunale, come più volte ripetuto dal portavoce del Sindaco in Consiglio, è ‘abusivo’ perché non è più rappresentativo della maggioranza e per tali ragioni va sfiduciato; non sarebbe il caso che a rassegnare le dimissioni sia proprio il Sindaco visto che, alla stregua del Presidente, non è più rappresentativo della maggioranza con cui è stato eletto e amministra, invece, solo grazie al gruppo di minoranza? Intanto, cogliamo l’occasione, per esprimere la nostra felicità perché sembra che, dopo tutto quello che abbiamo scatenato, la deleteria idea paventata circa la realizzazione di una nuova ZONA PIP – come riportato in un post del Sindaco – sia svanita!”.
“Tuttavia, poiché non ci stiamo a passare come coloro che hanno inventato tutto ciò solo allo scopo di generare una rottura, ci riteniamo ben disposti a confrontarci con Barbato, Caserta, Salve, Improta e Pezzella. Perché, se da un lato, siamo disposti a tollerare le offese gratuite, anche personali, che siamo costretti a leggere e per le quali mai riceverete risposta perché le provocazioni lasciano sempre il tempo che trovano; dall’altro, non siamo disposti a non affrontare il merito della questione politica e le relative conseguenze che hanno generato tutto questo. Esprimiamo, dunque, la nostra piena solidarietà alla Presidente del Consiglio Comunale, l’Avv. Amelia Martino, perché possa continuare il suo lavoro con serenità nonostante tale requisito, fondamentale ai fini del corretto svolgimento del consiglio comunale, sia stato più volte barbaramente negato da chi piuttosto che verbalizzare non ha garantito il consiglio, travalicando – e ci scusiamo per l’ennesima ed ultima precisazione! – le sue funzioni”.