(VIDEO) ‘Bonus locazione’ anche ai morti tra Napoli e Caserta

In data odierna, a seguito di unarticolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, personale del Gruppo della Guardia di Finanza di Frattamaggiore ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, avente ad oggetto crediti derivanti da canoni di locazione per oltre 23 milioni di euro, vantati da 29 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, rispettivamente residenti o aventi sede per la maggior parte tra le province di Napoli e Caserta

Lattività dindagine costituisce seguito ad analoghe operazioni, già condotte nei mesi di marzo e giugno u.s., che hanno consentito di sottoporre a sequestro crediti fiscali connessi alle agevolazioni introdotte dal D.L. 34/2020 (cd. Decreto rilancio), di natura fraudolenta, per complessivi 880 milioni di euro

In particolare, sono emersi ulteriori negoziazioni fraudolenti, connesse per lo più alla fruizione di canoni di locazione previsti dal medesimo decreto rilancio, rivelatisi del tutto inesistenti

I cessionari, per la quasi totalità extracomunitari già segnalati irreperibili sul territorio nazionaleavevano infatti comunicato allAgenzia delle Entrate, attraverso linserimento di moduli di cessione al portale Entratel, la disponibilità di crediti per lammontare di svariati milioni di euro, ricevuti a fronte di fantomatiche locazioni immobiliari, per lo svolgimento di attività dimpresa, in realtà mai avvenute

Nel corso delle indagini, oltre ad essere ricostruita larticolata filiera delle cessioni a catena eseguite dai responsabili, è stato anche accertato che tra questi quasi il 50% risultava percettore o comunque richiedente il reddito di cittadinanza, aspetto evidente dell’incompatibilità tra la effettiva dimensione economicoimprenditoriale cui appartengono gli indagati e le movimentazioni delle ingenti risorse finanziarie delle quali, solo apparentemente, disponevano

Ulteriore conferma della natura illecita delle provviste creditizie certificate all’Agenzia delle Entrate è stata poi desunta dalla ricostruzione di alcune movimentazioni che, solo formalmentesarebbero state eseguite da un soggetto in realtà deceduto in data antecedente alle negoziazioni eseguite a suo nome sul portale Entratel, per un ammontare pari a Euro 138.000,00

Per tale evidenza sono in corso accertamenti mirati all’esatta identificazione del responsabile

La Procura della Repubblica di Napoli Nord, pertanto, all’esito della ricostruzione della vicenda, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale in sede, il sequestro preventivo di crediti per un importo complessivo pari a 23.186.436,00 euro, al fine d’impedire la dispersione di risorse pubbliche mediante la monetizzazione o l’utilizzo in compensazione dei crediti a danno dell’Erario

L’attività illecita oggetto di accertamento che, come detto, realizza un comportamento delittuoso già in precedenza monitorato, è di tale gravità, per l’elevatezza delle somme negoziateda poter concretamente determinare un sensibile nocumento alle risorse pubbliche, depauperate distolte dalla loro corretta destinazione prevista in seno al più ampio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

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Redazione

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