Villa Literno. Scuola e memoria per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Oggi, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che dal 1919 cade il 4 novembre di ogni anno, le istituzioni scolastiche della città di Villa Literno, così come da anni hanno voluto partecipare alla manifestazione civile con presenza, responsabilità ed emozione.
Così la Direzione Didattica “Don Lorenzo Milani” e l’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci”, con il patrocinio del Comune di Villa Literno e alla presenza del Sindaco dott. Valerio Di Fraia, delle dottoresse Attianese, Guaglione e Tamburrino, hanno dato vita ad una manifestazione che si migliora di anno in anno e che vede protagonisti gli alunni di entrambi gli istituti, attraverso la ricerca di informazioni sulle storie del passato, con le voci rotte dall’emozione e con melodie patrie cantate con giusto trasporto. L’organizzazione della manifestazione è stata coordinata dal Cerimoniere Comunale sig. Aldo Cerullo, coadiuvato dalla sig. Eleonora Griffo, nonché dai referenti delle due Istituzioni Scolastiche di Villa Literno.
Dopo il raduno in piazza di alunni, docenti e genitori, il corteo è partito sventolando i gagliardetti delle due Istituti Scolastiche ed esibendo un grande tricolore portato da sedici alunni delle classi quinte della Direzione Didattica don Milani, che si sono spesso dati il cambio tra loro. Tutti i partecipanti al corteo avevano appuntato sul petto un piccolo fiocco tricolore e così hanno attraversato alcune strade di Villa Literno, con la banda in testa che intonava melodie nazionali, per poi giungere presso la parrocchia S.M. Assunta in Cielo dove c’era ad attendere tutti il viceparroco don Vincenzo Micillo che ha accolto con gioia i giovani alunni, i docenti, le due Dirigenti Scolastiche e tutte le autorità civili e militari intervenute. In chiesa è intervenuta la dottoressa Beatrice Tavoletta, Dirigente Scolastica dell’IC “Da Vinci” che salutando anche da parte della Dirigente prof.ssa Angela Maccauro della D.D. Don Milani, ha ricordato quanto ad entrambe stia a cuore l’importanza che in questa occasione è stata data memoria storica degli eventi accaduti nelle due guerre mondiali rispetto anche a quello che sta nuovamente succedendo in Europa.
La funzione religiosa si è svolta serenamente, anche se l’assemblea era un po’ rumorosa…
Successivamente, il corteo si è ricomposto in via Chiesa ed ha proceduto verso piazza Marconi dove sono state deposte le corone di alloro sotto le lapidi colme di nomi di eroi militari e civili, tra cui anche alcune donne, a cui sono stati attribuiti gli onori seguiti dal canto degli alunni di entrambe le scuole con l’Inno di Mameli prima e “La leggenda del Piave”. Lapidi e corone sono state poi benedette da don Vincenzo Micillo.
In seguito la cerimonia ha preso una piega squisitamente civile e storica attraverso la narrazione delle vicende dei figli di Villa Literno “non ancora tornati”.
E così, come è stato affermato, alunni e docenti delle classi quinte della scuola primaria Gianni Rodari, della Direzione Didattica Don Milani, hanno indossato gli abiti dello storico e sono andati alla ricerca di fonti orali, scritte, materiali, iconografiche raccogliendo informazioni, reperti e cimeli di guerra, che sono stati portati dagli alunni lungo il percorso fatto dal corteo ed esposti in piazza Marconi. I soldati ricordati in rappresentanza di tutti sono: Pasquale Ucciero, Giovanni Potenza e Raffaele Guaglione. Medaglie, lettere, vaglia postali con gli importi inviati alle famiglie grazie alla paga da soldato, un vero e proprio “arsenale” storico/narrativo dietro al quale sono stati scoperti tanto dolore ed emozione. Tra il materiale trovato, spicca su tutto la lettera che il fante Raffaele Guaglione ha inviato ai suoi genitori e di cui segue uno stralcio: “Cari Genitori, Vi scrivo questo biglietto facendovi sapere che la mia salute è ottima. Come mi auguro sentire di voi tutti in famiglia….Cari Genitori quel che vengo a dirvi è di stare quieti di pensiero per me, che io sto bene come tutti e lo so che voi state in pensiero che io soffro il freddo, ma non è vero e io vi dico che davvero fa freddo ma il freddo non lo sentiamo, perché ci danno congnacca e vino e la mattina latte e caffè”. E infine scriveva: “…. non ho che dirvi. Saluti a tutti fratelli e sorelle e cognati e un bacio ciascuno a tutti i nipoti e Saluti agli zii……e uniti con nonna e cugini e cugine e tutti quelli che domandano di me, e Voi genitori non vorrei finire mai di baciarvi. Vostro figlio Raffaele”.
Straziante il pensiero di questo giovane partito, e mai più tornato, che tenta forse invano di tranquillizzare i genitori ai quali si rivolge, scrivendo sempre con la lettera maiuscola, come usava un tempo. Prodigo lo sforzo di calmare i funesti pensieri della madre in lacrime attraverso il tentativo la descrizione di un freddo attenuato dal cognac e dal vino. Ed infine quel: “…non vorrei finire mai di baciarvi” che racchiude un amore ancora fanciullesco di chi viene strappato dalla casa paterna in un’età in cui aveva bisogno di accudimento materno. Si racconta che nei pressi della casa paterna del soldato è stato sentito per lungo tempo il pianto doloroso, ma composto della madre di Raffaele Guaglione.
Dopo gli alunni della Direzione Didattica Don Milani è stata la volta dei brillanti allievi dell’IC Leonardo da Vinci che hanno dedicato poesie, lettere e racconti personali ai tanti caduti della città. Si sono alternati sia i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria De Fonseca che della scuola secondaria di primo grado con menzioni di parenti di alcuni alunni troppo presto scomparsi nel tentativo di difendere il “patrio suol”.
Ha concluso la cerimonia come d’uopo il sindaco di Villa Literno dottor Valerio di Fraia che ha lodato i lavori di ricerca di alunni e docenti e ha ricordato la vicinanza del Comune a tutte le iniziative che coinvolgono le scuole del territorio, ha ringraziato le forze dell’ordine intervenute e tutti i cittadini liternesi che fanno, o hanno fatto, parte delle forze armate o di polizia.
di Annalisa Pedana