Abusi edilizi, il comitato: “ci sono abusivi e ‘abusivi'”
“Casal di Principe, Villa di Briano in questi giorni unite dall’ennesimo omicidio di stato in questi giorni si sta ammazzando la dignità, i sacrifici, la sicurezza di avere un tetto in testo un luogo di vita vissuta e ricordi di una vita, di due famiglie che stanno vivendo lo stesso dramma, ma questa volta non ci saranno manifestazioni come è avvenuto in passato perché lì saranno presenti solo le forze dell’ordine e la procura che sta facendo solo quello che la legge gli chiede di fare tutta la solidarietà e la comprensione da parte del coordinamento dei comitati ma non sono loro i veri assassini, ma la politica nazionale e tutta quella che ne segue fino a quella locale in tanti casi, quella politica che non vuole qualunque sia il simbolo e l’ideale politico prendersi la responsabilità di fare chiarezza e dare una soluzione definitiva a un problema così ampio, quella politica che ogni volta che se ne presenta l’occasione si fa e si farà sempre grandi campagne elettorali su questo problema ma è e sarà sempre pronta a girarsi dall’altra parte il giorno dopo le elezioni”. Ad affermarlo Fabio Cipriano Zippo, referente del coordinamento dei comitati a difesa del diritto alla casa.
“Ma il coordinamento una critica la vuole sollevare anche a chi non ha capito come funziona al cittadino abusivo che ha il problema e si nasconde e a chi non è abusivo ma non ha capito che ne paga comunque le conseguenze economiche e sociali, al cittadino che preferisce nascondersi e mai chiedere con forza alla politica vogliamo una soluzione ma che ogni volta si gira dall’altra parte che si nasconde credendo che la procura si dimentichi di lui che se sta buono non sarà punito non è così loro fanno solo quello che la legge vuole e gli chiede di fare e a chi prima arriva la sentenza per loro non siete una questione personale”.
“Funziona così: costruisci abusivamente, passano i vigili o chi altro, devi demolire entro 90 giorni. Se non provvedi da solo, perdi la tua occasione: la palla passa al Comune e poi alla Procura o al Genio Militare. Da qui possono volerci anche 30 anni ma prima o poi la casa che hai costruito verrà demolita. Prenderanno te e la tua famiglia e vi sbatteranno a calci fuori casa. Arriveranno le ruspe e distruggeranno tutto quello che hai costruito. E poi dovrai risarcire il Comune che ha pagato la ditta demolitrice. Pensi che dicendo “No, ma je sto a posto” o facendo finta di niente il problema si risolva? Ti nascondi dentro casa, pensi che se stai zitto prima o poi si scorderanno di te. Non serve a niente nascondersi: sei schedato dal momento che i vigili urbani ti hanno messo il sigillo. Da qualche parte in Comune, in Procura o al Genio Militare ci sta un pezzo di carta con il tuo nome e cognome, il tuo indirizzo di casa e una bella scritta rossa “DA DEMOLIRE”. Mai come in questo caso, sanno pure dove abiti, dove ti nascondi? Cosa ti nascondi a fare?! Pensi che quelli che son stati demoliti prima di te fossero tutti scemi? Sfortunati? A qualcuno avran pestato i piedi, qualcosa tenevano fuori posto… certo che avevano qualcosa fuori posto: hanno costruito abusivamente proprio come te! Niente di più, niente di meno. Il loro fascicolo stava più in alto nella pila di carte sulla scrivania del giudice e sono stati demoliti prima te. Ma in mezzo a quelle carte ci sta pure casa tua e prima o poi verranno a demolirti casa, non ti fare nessuna illusione! Tieni l’amico ingegnere, sei parente del sindaco, ha detto l’avvocato che stai a posto: tutte bugie, nessuno fermerà le ruspe quando arriverà il tuo turno, manco il Papa. Nessuno si metterà di traverso quando il giudice avrà deciso che ora tocca a te. Verranno un giorno e ti demoliranno casa. Se sei fortunato, sarai morto da un pezzo quando succederà e se la dovranno piangere i tuoi figli e i tuoi nipoti. Una bella eredità per i posteri: macerie e debiti”.
“Quando accadrà da chi andrai a piangere? A chi chiederai aiuto? Andrai dai comitati anti demolizione? Ma se per anni hai infilato la testa sotto la sabbia, se loro ti mandassero a cogliere le patate farebbero male? C’è solo un modo per evitare la demolizione: ci vuole una legge del Governo. E l’unico modo per ottenerla è essere in tanti a chiederla. O resti a casa ad aspettare la ruspa oppure ti unisci ad un gruppo e partecipi per cercare di fermare questo martirio. Se ti sei fatto allegramente i fatti tuoi per anni, pensando di stare col sedere al caldo, quando arriverà la ruspa te la dovrai prendere solo con te stesso che non hai mai alzato un dito per proteggere la tua famiglia”.