“Non mangio da tre giorni, sono sola”: Carabinieri le preparano un pasto caldo
Una chiamata di aiuto al 112, diversa dal solito. Disperata e velata da quel senso di contegno di chi non ha denaro ma dignità da vendere.
Siamo a Melito e una 63enne del posto ha composto il numero di emergenza, pensando che solo i Carabinieri potessero sanare quella solitudine che ora, durante le festività natalizie, assume un peso ancora maggiore.
Con la voce spezzata dalla vergogna ma mossa dalla necessità di un aiuto concreto ha parlato con i militari raccontando quello che stava attraversando.
I carabinieri della tenenza di Melito ci hanno messo poco a comprendere la delicatezza di quelle parole. Hanno raggiunto la donna e scoperto una realtà ancora più difficile.
Era sola, vedova da tempo, senza alcuna fonte di reddito. Non poteva permettersi neanche un tozzo di pane né di pagare le bollette. Da tre giorni con un solo yogurt che lasciava brontolare rumorosamente lo stomaco e qualche farmaco per alleviare uno stato d’animo in bilico tra disperazione e ancora disperazione. E senza pensione e un figlio lontano non solo geograficamente.
I militari, unendo tutte le qualità di chi della vicinanza alla popolazione fa un autentico mestiere, si sono assicurati che dei medici la visitassero immediatamente. E scongiurati problemi fisici gravi hanno fatto spesa. Le hanno garantito acqua (mancava in casa anche quella…), frutta, pane, pasta e un pasto caldo ristoratore. Pure un pandoro che fa tanto Natale. Non si limiteranno a questo. I militari si assicureranno che la donna riceva conforto dagli enti assistenziali del posto e le garantiranno una vicinanza costante.Con la speranza che quello “spirito del Natale presente e futuro” raccontato da Charles Dickens, oggi avvolto dall’uniforme dell’Arma dei Carabinieri, possa portarle serenità oggi e nei prossimi anni.