Campania, Puglia e Calabria sul podio della vendita dei botti illegali
“Uno dei periodi in cui esplode il mercato della contraffazione è quello delle festività Natalizie. Per il 2021, sono stati rilevati 14.309 sequestri effettuati in Italia, +63% rispetto all’anno precedente, con circa 31 milioni di pezzi sequestrati, per un valore economico stimato del quantitativo sequestrato che ammonta a circa 56,5 milioni di euro”. È quanto si legge in un report presentato dall’associazione ambientalista FareAmbiente in collaborazione con il Comando dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.
“Gli articoli principalmente sequestrati per contraffazione – sottolinea il report – sono stati il materiale per imballaggio ed etichettatura dei prodotti, i dispositivi di protezione individuale, l’abbigliamento ed i suoi accessori, i giocattoli, le calzature e le apparecchiature elettriche. L’impatto dell’azione di contrasto alla contraffazione sui territori si manifesta principalmente in Lombardia, regione con più sequestri (3.297 pari al 23% del totale sequestri) nel 2021, ed in Toscana regione con maggior quantitativi di merce sequestrata (circa 8 milioni di articoli pari al 27% del totale sequestrato) e maggior valore economico stimato della merce sequestrata (circa 16 milioni di euro il valore economico stimato pari al 28% del totale stimato)”.
“Il Natale degli Italiani – si legge ancora nel report – è stato caratterizzato soprattutto da acquisti nel settore food,e come oramai acclarato numerose sono state le brutte sorprese scoperte poco prima di mettersi a tavola. L’ICQRF, nel 2021, ha contribuito con la competenza tecnica che gli è propria al contrasto degli illeciti e dei comportamenti criminosi nel settore agroalimentare: 186 le notizie di reato e 4.699 le contestazioni amministrative. Tra dicembre 2021 e maggio 2022 nell’ambito dell’Operazione “OPSON XI” sono stati sequestrati 27.000 tonnellate di alimenti contraffatti. Nell’ultimo periodo, da novembre ad oggi tra i principali prodotti sequestrati dolci definiti fintamente artigianali, prodotti ittici, vini/spumanti con false denominazioni.
Sequestrati 1.775 finti panettoni artigianali oltre 365 mila euro di sanzioni pecuniarie e contestate 530 violazioni penali e amministrative”. “Nell’ultimo periodo – sottolinea Anna Zollo responsabile del dipartimento Studi e ricerche di FareAmbiente – da novembre ad oggi, tra i principali prodotti sequestrati vi sono dolci definiti fintamente artigianali, prodotti ittici, vini/spumanti con false denominazioni, oltre che migliaia di pezzi di botti di capodanno illegali; prodotti che danneggiano l’economia italiana, oltre che la salute dei cittadini. Troppo spesso la voglia di “omologarsi” fa abbandonare la razionalità a discapito della qualità”.
Un altro settore dove è regina la contraffazione è quello dei fuochi di artificio: “Gli italiani – racconta il report realizzato grazie ai dati del Comando dei Carabinieri e della Gdf – spendono in media per l’acquisto dei fuochi d’artificio da dai 10 euro (per piccoli scoppiettanti) a oltre 100 euro, in quanto il prezzo varia in base alle dimensioni e al colore del prodotto pirotecnico, fino a migliaia di euro per quelli professionali.
All’ammontare prodotto dagli addetti legali è necessario affiancare quello illegale, che vede come principale nazione la Cina, seguita dall’Italia. In genere il valore del mercato nero oscilla dal 30 al 50% dell’indotto legalizzato. Le regioni leader dell’illegalità sono la Campania, la Puglia, la Calabria. Un giro d’affari complesso da stimare ma che fonti di forze dell’ordine indicano aggirarsi, solo per Napoli e provincia, intorno ai 30 milioni di euro l’anno. Unica consolazione è rappresentata dalla riduzione dei feriti e morti. Lo scorso anno sono stati 4 feriti, con prognosi superiore ai 40 giorni, è stato registrato un decesso e 12 feriti. Un dato significativo è quello che vede l’aumento del ferimento di minori: 20 a fronte degli 8 dello scorso anno. Sono state 37 le persone arrestate e 188 quelle denunciate a fronte del sequestro di 32,5 tonnellate di prodotti pirotecnici e 2,3 tonnellate di polvere da sparo. Dieci, infine, le armi comuni da sparo sequestrate.
Gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno sono stati 558, il 143% in più rispetto allo scorso anno, quando furono 229. Il numero maggiore che è stato in Lombardia, dove sono stati 72. A seguire Emilia Romagna (68), Lazio (66), Campania (60), Veneto (46), Toscana (44), Sicilia (43), Liguria (37) e Puglia (35).
“È importante – conclude il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe – contrastare la contraffazione dei fuochi di artificio per tutelare i nostri cari, gli amici a quattro zampe e l’ambiente. Per difendersi è necessario: guardare le etichette per evitare mancate conformità, verificare se i prodotti sono certificati CE, servirsi presso i negozi cui ci si rivolge abitualmente e controllare i canali di vendita se si acquista online”.