Al carcere SMCV ora c’è l’acqua corrente
“Dopo 26 anni arriva finalmente l’acqua corrente nel carcere di Santa Maria Capua Vetere”. Poche e semplici parole ma cariche di significato quelle pronunciate dal direttore del carcere Donatella Rotundo, nella giornata che segna un momento “storico” per l’istituto di pena casertano noto alle cronache per la pagina nera delle violenze ai danni di detenuti commesse dai poliziotti penitenziari il 6 aprile 2020, con il processo partito a novembre nell’aula bunker annessa al carcere.
Oggi si supera un’altra pagina buia del penitenziario “Francesco Uccella”, aperto nel 1996 senza allacciamento alla condotta idrica pubblica, tanto che l’acqua da bere, per lavarsi o per le docce, è stata garantita nei quasi tre decenni da cisterne e bottigliette.
I lavori di allaccio sono stati rallentati dalla pandemia, ma sono finalmente terminati; il Comune li ha realizzati fino a poco dopo l’ingresso del carcere, l’amministrazione penitenziaria ha portato l’acqua nei rubinetti.
Presente all’apertura simbolica della chiave dell’acqua anche il Vice-capo del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) Carmelo Cantone, all’ultimo giorno di servizio, visto che arriveranno i nuovi vertici indicati dal governo Meloni.
(ANSA)