Dl Rave, rischio carcere anche per i falò?

Ma il decreto anti-rave, oltre ai mega-raduni musicali, potrebbe colpire anche chi porta droga a un falò in spiaggia? Ovvero, un pò di amici con la chitarra attorno a un fuoco, se si scambiano droga, potrebbero rischiare fino a sei anni di carcere come previsto con la nuova normativa penale?

Il dubbio curioso emerge durante la discussione in Plenum al Csm mentre si approva (a maggioranza) il parere sul decreto del Governo approvato dal Senato la scorsa settimana.

L’interrogativo gira intorno a quello che fa scattare la nuova fattispecie di reato all’articolo 633 bis del Codice penale, ossia la finalità per cui viene organizzato l’evento: “Un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento”.

CASCINI: “SE PORTANO DROGA E CHITARRA SCATTA LA NUOVA NORMA

Il paradosso viene spiegato dal consigliere togato di Area, Giuseppe Cascini: “Per quanto riguarda i raduni musicali – dice nel suo intervento – io ho fatto questo esempio: chiacchierando con amici, se in una intercettazione telefonica, perchè per questi reati qui le intercettazioni si potranno fare e non per quelle ‘bagatelle’ che sono la corruzione e la concussione…. Dunque, dicevo, se in una intercettazione due persone organizzano un falò sulla spiaggia e discutono tra loro di chi porta la droga, di chi porta la cocaina, di chi porta l’eroina, fin qui va tutto bene, se però uno domanda ‘Tu la porti la chitarra?‘ e quell’altro dice ‘No, non portare la chitarra perchè se porti la chitarra è reato’, dov’è allora la ragionevolezza di questa scelta?

“NORMA IRRAZIONALE, TOCCHERÀ AI GIUDICI DECIDERE”

“Dov’è la ragionevolezza – continua Cascini – di punire una condotta solo se ha la finalità di musica o di intrattenimento mentre se si riuniscono per avvistare gli ufo, drogandosi e occupando abusivamente un terreno, con pericolo per la salute pubblica, quello non è reato?”. Il consigliere Csm continua: “C’è una irrazionalità nelle scelte del legislatore che noi abbiamo il dovere di segnalare, perchè se no ancora una volta questo si scarica sulle spalle dei giudici, ancora una volta sono i giudici che devono risolvere queste irrazionalità”.

 

IL CONSIGLIERE LANZI: “TUTTO È COMPRESO CON LA NUOVA FATTISPECIE”

Il dubbio di Cascini sembra quasi indirettamente avvallato dall’intervento successivo del consigliere laico Alessio Lanzi (in quota Forza Italia): “La critica del consigliere Cascini – osserva Lanzi – non mi sembra che rilevi grandemente nella misura in cui la nuova versione della fattispecie” corretta con un emendamento del Governo al dl rave “prevede lo scopo di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento. Quindi è compreso tutto, anche quelli che vanno in spiaggia a vedere il sole e che fanno circolare la droga e l’eroina. Evidentemente è un altro scopo di intrattenimento, quindi la fattispecie copre anche queste cose”.

(Dire)

Redazione

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