Natale ad Aversa, Oliva: “Favoriti gli amici degli amici”
“È il caso di dire che purtroppo arriva il Natale a Aversa! Purtroppo perché è così triste non vedere addobbi e luminarie in città quando invece i paesi limitrofi risplendono di luci. Quei pochi eventi che ci saranno in città sono frutto non tanto di programmazione quanto di improvvisazione, visto che lo stesso giorno in cui viene pubblicizzato il cartellone parte anche il primo evento del programma: finanziato dai Poc eventi Regione Campania, ed in condivisione con altri comuni, quali Trentola Ducenta, Succivo, Parete e Lusciano. Nella nostra Aversa, ci sono sei eventi finanziati in cui appaiono i soliti noti amici dell’amministrazione, mentre nessuno spazio ai tanti artisti aversani, eccellenze del territorio, che emergono non solo al livello locale ma anche oltre, in diversi settori dell’espressione artistica, dalla musica alla recitazione. Per loro fondi non ci sono ma se vogliono possono esibirsi gratuitamente! Senza retribuzione, a loro spese! Una cosa che fa rabbrividire, perché essere un musicista, un attore, un artista non è un hobby, ma un lavoro serio, ed il lavoro si paga”. A denunciarlo, il consigliere comunale di minoranza – in quota FdI – Alfonso Oliva.
“Capisco che nei momenti di difficoltà gli artisti aversani possano di loro spontanea volontà esibirsi a titolo gratuito per la loro città, ma questo non può e non deve avvenire quanto altri loro colleghi conterranei, o addirittura provenienti da fuori città, nello stesso cartellone, vengono retribuiti. Qui forse più che di dilettanti allo sbaraglio potremmo parlare di furbetti, che nel recente passato tanto criticavano la programmazione del sottoscritto e delle precedenti amministrazioni, quella che per fare un esempio inaugurò e valorizzò Casa Cimarosa, da tre anni chiusa a fare muffa, e raramente aperte per usi non certo musicali come i corsi di formazione per la polizia municipale”.
“E a proposito di legalità, o meglio ancora di trasparenza, qualche consigliere comunale che tanto urlava qualche anno fa sui i giornali e sui social circa le nostre da Assessore relativamente al Direttore artistico, oggi non ha nulla da dire, quando nel cartellone, la moglie fa il direttore artistico e il marito suona? E non trattasi di un matrimonio segreto per usare il capolavoro del nostro Cimarosa, ma di cofecchie che di sicuro nulla hanno a che fare con trasparenza ed etica politica quella tanto decantata in ogni luogo dal sindaco Golia e dai sui accoliti. Sempre a chiacchiere però perché i fatti dimostrano ben altro! Solidarietà a tutti gli artisti aversani ed alle associazioni locali esclusi perché non amici e non in linea con questa amministrazione. Qui è proprio il caso di dire manca la pezza, ma il “Sapone” c’è… povera Aversa!”-