Tutto quello che c’è da sapere sul Mastino Napoletano

Dalla sua storia alle caratteristiche psicologiche

Il Mastino Napoletano è una delle razze più affascinanti che conosciamo in Italia, non solo per la sua mole e la sua storia, ma soprattutto per il suo carattere particolare che lo rendono attraente per tutti gli amanti degli amici a quattro zampe. In questo articolo, vedremo la sua evoluzione dalle origini fino ai giorni nostri.

La storia del Mastino Napoletano

Il Mastino Napoletano è una razza canina che discende direttamente dai grandi molossi assiro-babilonesi, come dimostrato in un bassorilievo assiro, oggi conservato al British Museum di Londra, in cui sono raffigurati un uomo con un bastone e un cane dalla struttura leonina con la caratteristica pelle che si raccoglie in pliche e pieghe sul collo e sulla testa. Come è arrivato in Italia?

Secondo molti studiosi, il grande molosso è giunto nell’Italia meridionale già per mezzo dei fenici, prima ancora di diffondersi in tutta Europa grazie ai Romani. Il canis pugnax infatti, era il grande molosso impiegato dai legionari romani nelle varie spedizioni di guerra ed è l’antenato comune di molte razze europee: il Dogue de Bordeaux francese, i Mastiff e Bulldog inglesi, il Gran bovaro svizzero, i Rottweiler, i Bullenbeisser e i Saupacker tedeschi.

Tuttavia, raramente i romani li avevano impiegati in battaglia, quanto piuttosto a guardia delle postazioni militari e delle ville oppure nei combattimenti nelle arene e nei ludi venatori. Solo nei secoli successivi, è stato utilizzato come cane da pastore, per affiancare i mandriani dell’Italia meridionale e come cane da guardia, a difesa dei rifugi dei briganti contro l’invasione dell’esercito sabaudo dopo l’Unità d’Italia nel 1860. Ne è seguito poi un periodo di abbandono, in cui ha rischiato persino l’estinzione, fino alla riscoperta nelle campagne avellinesi e napoletane da parte dello scrittore Piero Scanziani. Inizialmente vennero mantenute le denominazioni generiche “cane ‘e presa”, “molosso italiano”, “cane mastino”e “cane corso”, ma attorno alla metà degli anni ’60, venne stabilita la denominazione attuale di “Mastino Napoletano”.

Le caratteristiche fisiche del Mastino Napoletano

Già Columella, nel suo “De Rustica” del I secolo d.C, aveva offerto una descrizione dettagliata del Mastino Napoletano, ritenendolo un cane particolarmente adatto alla guardia di ville e proprietà. L’altezza del garrese va dai 60 cm della femmina fino ai 75 del maschio, il rapporto cranio-muso è di 2 a 1 e la testa brachicefala si presenta massiccia e larga ai zigomi. Di colore grigio scuro, piombo e nero, ha una pelle lassa e abbondante, con rughe e pliche, di cui una tipica e ben marcata che parte dall’angolo palpebrale esterno e discende sino all’angolo labiale. È inoltre definito il cane “dagli occhi di ghiaccio” per le macchie blu presenti nell’iride, mentre le orecchie sono piatte e aderenti alla guancia. È un cane che necessita almeno di un giardino o cortile, soffre il freddo ed ha una vita media di 8-10 anni.

Comportamento e carattere del Mastino Napoletano

Il mastino napoletano è un cane dal carattere forte e leale, il che lo rende un abile difensore delle proprietà e delle persone. È vigile ed intelligente, oltre ad essere molto rapido se chiamato ad intervenire. Non è un cane ingiustificatamente aggressivo, ma è molto socievole, giocherellone e affettuoso, il che lo rende il compagno ideale soprattutto dei bambini. L’attaccamento e la fedeltà alla famiglia che lo accoglie è commovente, inoltre rispetta i confini del proprio territorio e soprattutto, da perfetto guardiano quale è, impedisce a qualsiasi estraneo di accedervi.

Il Mastino Napoletano: com’è cambiato negli anni il rapporto con l’essere umano

In conclusione, il mastino napoletano nasce come animale da guardia, ma la sua particolare affabilità lo hanno portato a diventare col tempo uno dei migliori animali da compagnia. Si tratta comunque, di un percorso evolutivo che a dire il vero accomuna un pò tutte le razze canine del mondo. Questi animali infatti, allontanati dall’adrenalina del mondo più selvatico e naturale, si stanno adattando sempre più alla vita comoda tra le mura domestiche, tanto da affiancare, standosene spesso comodamente sul divano, i loro padroni durante attività quotidiane quali giocare alla Play, giocare al casinò online oppure guardare un film. A proposito, sai quale serie tv rilassa di piú il tuo cane? Esiste uno studio anche su questo!

Redazione

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