Agente aggredito da un detenuto

Nella tarda serata di ieri 12 gennaio, si è consumata una ennesima aggressione da parte di detenuto ai danni di un Poliziotto Penitenziario che accompagnava il personale infermieristico durante il giro per la distribuzione della terapia farmacologica nei reparti detentivi.

A renderlo noto è il Segretario Regionale Campania Vincenzo Palmieri. “Ci è stato riferito che – prosegue la noa -, durante l’aggressione erano presenti altri detenuti i quali fortunatamente sono intervenuti per difendere il collega da solo in servizio, ed hanno evitato il peggio, nella circostanza il malcapitato senza motivo gratuitamente è stato strattonato e afferrato alle braccia in modo violento dal ristretto di origine straniera, visitato dai sanitari se l’è cavata con giorni 3 di prognosi sc”.

“L’immobilismo rispetto a questi eventi creano forte senso di sconforto tra gli operatori tutti, da tempo l’OSAPP si batte affinché si rende sempre più sicuro l’intero contesto, tanto è vero che stiamo rimarcando anche i mancati provvedimenti sanzionatori rispetto a tali condotte ed i conseguenti provvedimenti di trasferimento in circuiti adeguati per arginare le continue aggressioni e violazioni dell’ordinamento penitenziario che minano ordine e sicurezza, ovviamente canalizzandoli sempre attraverso percorsi meritocratici e rieducativi per impedire da parte di alcuni soggetti compresi quelli con problemi psichiatrici le aggressioni ai danni del personale che causano contraccolpi psicologici e sentimenti di abbandono da parte dei vertici del DAP”, sottolinea la sigla sindacale.

“Tra le problematiche che affliggono un contesto come quello di Carinola, come tanti altri istituti penitenziari campani, Santa Maria C.V., Salerno, Poggioreale etc… vi è la forte carenza di organico – più volte segnalata da questo sindacato, l’OSAPP Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria -, di vitale importanza per la tutela e la sicurezza di tutti e la salvaguardia del trattamento offerto alle persone ristrette private della libertà personale, irrealizzabile se non si garantisce la sicurezza, quest’ultima condizione imprescindibile”.

Leo Beneduci (Segretario Generale OSAPP) auspica che “in un futuro non troppo lontano che la politica capirà l’importanza di una urgente riforma che riguarda una rivisitazione dell’esecuzione della pena (per evitare che escono peggio di prima e costituiscono un pericolo per la collettività) e probabilmente riusciremo assieme ad altre figure del trattamento a ridurre simili avvenimenti nei confronti della Polizia Penitenziaria che ogni giorno affronta con coraggio e alto senso del dovere molteplici criticità talvolta di estrema gravità che mettono a dura prova la tenuta della funzionalità del sistema, occorrono maggior risorse economiche, strutturali e umane, quest’ultime già disponibili basta scorrere la graduatoria della mobilità nazionale per trasferimenti nelle sedi Campane dove si registra una carenza di circa 800 unità”.

Per il segretario regionale Palmieri, “la polizia penitenziaria impiegata nel servizio, controllo e vigilanza delle sezioni della Casa Circondariale di Carinola, dimostra sempre alta professionalità e senso del dovere nell’espletare questo delicato compito per impedire in molti casi anche gesti estremi e/o autolesionistici messo in atto dalle persone ristrette, ma anche l’introduzione di oggetti e sostanze non consentite dalla legge a tutela dell’incolumità e assicura l’ordine e la sicurezza, ponendo in essere tutte quelle misure finalizzate a prevenire la commissione di reati in un luogo Istituzionale qual è il carcere. Come sindacato continueremo ancora di più a dare il nostro contributo per migliorare il sistema lavorativo nell’interesse di tutti, sollecitando i vertici del DAP affinché si rafforzi il livello di sicurezza per scongiurare situazioni pregiudizievoli che quando si verificano è una sconfitta per tutti”.

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Redazione

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