L’anarchico Alfredo Cospito: “Mi oppongo al tso”

“Mi opporrò con tutte le forze all’alimentazione forzata. Saranno costretti a legarmi nel letto”. Ha superato i tre mesi lo sciopero della fame dell’anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41bis nel carcere di Sassari.

Il 55enne, condannato all’ergastolo ostativo in regime di carcere duro per aver compiuto nel 2006 un attentato contro la Scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo): i due ordigni esplosivi piazzati all’esterno dell’edificio non provocarono morti né feriti.

Cospito è stato condannato anche per aver gambizzato nel 2012 l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.

PER COSA È STATO CONDANNATO COSPITO

Il reato per cui l’anarchico nato a Pescara è stato condannato per l’attentato del 2006 è quello di strage contro la sicurezza dello Stato. L’articolo 285 del Codice penale recita: “Chiunque, allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato, commette un fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello Stato o in una parte di esso è punito con l’ergastolo”.

La decisione di applicare l’ergastolo ostativo nasce dalla sentenza dello scorso luglio della Corte di Cassazione, che ha rimodulato la condanna riconoscendo appunto il reato di strage contro la sicurezza dello Stato. Dato che Cospito non ha collaborato con la magistratura, non potrà ottenere la libertà condizionale o altri benefici.

LO SCIOPERO DELLA FAME

L’anarchico è entrato in sciopero della fame il 20 ottobre 2022 e da allora assume solo integratori. Di fronte all’ipotesi di essere sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio per alimentarsi, Cospito ha comunicato al suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, che “in pieno possesso delle capacità mentali” si opporrà “con tutte le forze all’alimentazione forzata. Saranno costretti a legarmi nel letto”. In questi tre mesi, Cospito ha perso circa 40 chili e ora ne pesa 78. La dottoressa che lo ha visitato ha detto che il 55enne “sta discretamente bene ma la situazione può precipitare da un momento all’altro“.

LE PAROLE DI COSPITO

“Il sottoscritto Alfredo Cospito comunica al proprio avvocato Flavio Rossi Albertini che in pieno possesso delle mie capacità mentali mi opporrò con tutte le forze all’alimentazione forzata. Saranno costretti a legarmi nel letto – spiega l’anarchico – Dico questo perché ultimamente mi è stata adombrata la possibilità di un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). Alla loro spietatezza ed accanimento opporrò la mia forza, tenacia e la volontà di un anarchico e rivoluzionario cosciente. Andrò avanti fino alla fine. Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. La vita non ha senso in questa tomba per vivi”.

(Dire)

Redazione

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