Crisi, Cacciola: “Italiani erodono risparmi”

“Il risparmio degli italiani è in serio pericolo. Messo a dura prova dall’inflazione, dai rincari dei costi energetici, dall’aumento dei prezzi delle materie prime e, non ultimo, l’aumento del costo del carburante. Una tempesta perfetta che ha fatto registrare un ammanco nei conti correnti dei nostri concittadini di circa 19 miliardi di euro registrato nel periodo che va da luglio a novembre 2022. Prova evidente che per mantenere il proprio tenore di vita si continua ad attingere alle risorse accantonate”. E’ l’allarme lanciato da Francesco Cacciola, presidente dell’Osservatorio sul debito con banche e finanziarie, nel corso del webinar “Italiani alle prese con inflazione, aumento dei tassi e caro energia. Rendere il debito sostenibile è possibile?”, promosso dall’Osservatorio in collaborazione con il Centro Studi sulla crisi economica delle famiglie italiane.

“In aumento anche la povertà assoluta – ha proseguito Cacciola – all’interno della quale rientra un numero sempre maggiore di categorie come pensionati, famiglie monoreddito, genitori separati. In Italia quasi nove milioni di persone devono scegliere se mettere il piatto a tavola o pagare debiti e bollette. Di fronte a questa situazione, va bene la rottamazione delle cartelle ma bisogna intervenire soprattutto nei casi di sovra indebitamento più gravi a partire dalla revisione di una norma, la legge anti suicidi, troppo onerosa e dai tempi incerti. Piuttosto va agevolato l’accesso agli accordi stragiudiziali con i debitori, che possono aiutare a estinguere o ridurre le rate dei debiti”.

Sulle modifiche alla ‘legge anti suicidi’ si è espressa Annarita Patriarca, segretario di presidenza della Camera dei Deputati: “ll Covid, l’inflazione e la crisi dell’energia hanno profondamente modificato l’assetto patrimoniale e reddituale delle famiglie, come confermato da più istituti di ricerca. Ma è solo nell’ultimo anno che abbiamo assistito a una rapida erosione dei conti correnti con gli italiano costretti a bruciare 41,5 miliardi dei propri risparmi. Una riduzione di liquidità sui conti correnti così come non avveniva dal 2017. Il Governo si è già messo al lavoro come emerge dalle misure previste nella legge di Bilancio che ha previsto un contributo straordinario per il caro energia a carico delle imprese produttrici per l’anno 2023, un pacchetto famiglia –lavoro con agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, l’assegno unico per le famiglie con tre o più figli, la detassazione dei premi di produttività e diverse altre misure a sostegno degli italiani. Condivido, infine, la posizione dei rappresentanti dell’Osservatorio nazionale su alcune modifiche alla legge sul sovra indebitamento come: chiarire in modo esplicito e diretto cosa si intenda per colpa grave; dare un criterio di oggettività al concetto di adeguatezza delle somme; consentire la conversione in concordato minore concedendo dei termini per integrare la documentazione evitare inutili lungaggini ed ulteriori costi. Nel caso dell’incapiente, bisogna non coinvolgere le eventuali persone con cui vive”.

Elvira Carpentieri, presidente del Centro studi sulla crisi delle famiglie, ha sottolineato che “abbiamo ricevuto tantissime richieste di aiuto per l’impennata dei tassi sui mutui. Questo rialzo sta provocando ogni mese l’aumento delle rate. Chi, ad esempio, a novembre 2022 pagava 800€ al mese di mutuo sulla prima casa, oggi si può trovare a sborsare una cifra vicina o addirittura superiore ai mille euro. A peggiorare la situazione sono il ‘caro energia’ e l’inflazione (ormai a doppia cifra) che stanno mettendo in ginocchio le famiglie italiane, in particolare quelle con redditi medio bassi a cui resta poco o nulla per far fronte alle spese correnti. Questa situazione può portare, nel lungo periodo, ad una recessione ed è quindi necessario trovare soluzioni alternative, che consentano alle famiglie di liberarsi dai debiti rendendo le rate sostenibili”.

Sulla ‘rottamazione quater’ si è espresso Mario Michelino, presidente nazionale dell’Andoc (Associazione nazionale dottori commercialisti): “E’ senza dubbio una misura che aiuterà famiglie e imprese, che ancora stanno subendo i danni causati dal Covid e dalla guerra in Ucraina. Con questa legge le procedure di saldo e stralcio saranno più convenienti, poiché verranno ricalcolate le sanzioni e gli interessi di mora. Inoltre sarà possibile ripresentare l’istanza anche per le pratiche aperte durante le precedenti rottamazioni e non andate a buon fine, ricalcolando tutte le somme dovute. Questa norma rappresenta un primo passo per ricucire lo strappo tra Stato e contribuenti, rottura che però dovrà essere sanata da una riforma strutturare del fisco, che speriamo possa trovare finalmente la luce con questo governo”.

Redazione

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