Aversa. Molestie e minacce alla ex fidanzata
Ieri mattina, ad epilogo di incessanti attività di indagine dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte da personale del Commissariato di P.S. Aversa, è stata data esecuzione ad un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo, resosi responsabile di gravissime condotte di atti persecutori ai danni della sua ex fidanzata, in quanto non accettava la conclusione della loro relazione sentimentale.
Le indagini traevano origine dalla querela presentata dalla vittima presso il predetto Commissariato, dove la ragazza, per la prima volta, aveva denunciato l’insostenibile situazione di paura e di ansia, causata dalle condotte reiterate di molestie e di minacce ad opera dell’ex fidanzato.
La ricostruzione dei fatti fornita dalla querelante diveniva ancora più precisa e dettagliata allorché la ragazza veniva escussa a sommarie informazioni dalla polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.
La persona offesa riferiva che gli atteggiamenti dell’ex fidanzato erano originati dalla sua gelosia morbosa, che lo conduceva ad accusarla di avere altre relazioni.
Ella aggiungeva, inoltre, che sebbene gli atti persecutori fossero divenuti particolarmente aggressivi e insistenti dopo la sua decisione di lasciarlo, essi in realtà erano cominciati molto tempo prima e, in particolare, nell’agosto del 2021.
Il quadro indiziario veniva ulteriormente suffragato dalle trascrizioni delle numerose telefonate e messaggi
intimidatori inviati dall’uomo alla vittima, nonché dalle dichiarazioni rese da parte della sorella e delle amiche.
Alla luce di quanto accertato e, considerato che le condotte integravano il delitto di cui all’articolo 612 bis c.p., la Procura della Repubblica di Napoli Nord formulava all’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, la
richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenuta adeguata all’allarmante personalità dell’indagato a fronteggiare il pericolo di reiterazione di condotte criminose della stessa specie e ad evitare estreme conseguenze delle stesse.
Al termine di tutta l’attività investigativa, la persona gravemente indiziata veniva rintracciata e, dopo le formalità previste dalla legge, sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione dei suoi
genitori.