Ritorna l’allarme stramonio negli spinaci
Ritorna l’allarme della contaminazione delle verdure. Sembra essere tornati allo scorso 6 ottobre quando alcune persone furono ricoverate per intossicazione dopo aver mangiato verdura velenosa.
La sintomatologia era riconducibile ad una intossicazione da mandragora, pianta che si sarebbe confusa con spinaci e biete.
Questo nuovo allarma arriva da Napoli, zona rione Sanità. A lanciarlo è un cittadino che si è rivolto al deputato dall’alleanza dei Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “L’altra sera mia mamma ha comprato degli spinaci surgelati in un supermercato nella Sanità ed è stata avvelenata riteniamo dalla pianta stramonio. Volevo diffondere la notizia tramite il suo prezioso lavoro sui social e anche al di fuori, perché il direttore del supermercato quando mia mamma ha denunciato la notizia le ha risposto dicendo: ‘Signora, volete i soldi indietro o un’altra busta?’. Vorrei ringraziare gli operatori dell’ambulanza che sono stati tempestivi nel soccorso, e che hanno dovuto fare 3 siringhe di adrenalina e 2 di bentelan. Inoltre è venuta a casa l’ASL ed ha sequestrato la merce e sono andati anche al supermercato interessato. Noi abbiamo deciso di sporgere denuncia”.
“Ci siamo messi in contatto con la direzione dell’ASL per richiedere approfonditi controlli per capire se effettivamente si tratti di stramonio o di un altro tipo di contaminazione e di rintracciare tutti i lotti interessati e sequestrarli. Bisogna essere assolutamente certi per evitare allarmismi e colpire gli eventuali responsabili – ha dichiarato Borrelli -. La regione ci ha comunicato di aver attivato l’allerta e il SIAN e ha provveduto sabato al sequestro dell’alimento e a inviarlo allo zooprofilattico per le analisi. Si è in attesa dei risultati”.
Già lo scorso 27 gennaio, il Ministero della Salute aveva emanato il ‘richiamo per rischio chimico‘ per gli spinaci italiani con mozzarella e condimento ai formaggi a marchio DECO’ ITALIA (lotto produzione L2299C) per la ‘presenza di corpi estranei simili al frutto dello stramonio‘.