Scontri Paganese – Casertana, LeS Polizia: “Basta con la follia ultras”

“Sono passati pochi giorni dai famigerati scontri sull’autostrada A1 tra gli ultrà della Roma e del Napoli che ci ritroviamo nuovamente a commentare episodi di violenti scontri tra opposte tifoserie. E’ evidente che l’appello lanciato da noi al Ministro dell’Interno non è stato preso in considerazione, eppure non ci riteniamo veggenti o possessori di sfere di cristallo, ma sicuramente siamo “uomini di strada” che conoscono bene il proprio mestiere, per questo ci poniamo numerosi interrogativi sui fatti accaduti, sicuramente a nostro parere, prevedibili ed evitabili”. A dirlo, tramite nota stampa, il sindacato LeS Polizia guidato dal Segretario Generale Regionale Antonio Porto.

“Ci chiediamo pertanto, come mai un incontro di calcio classificato ‘a rischio’ considerati i precedenti tra le opposte tifoserie non sia stato attenzionato nei modi giusti dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e dal GOS in sede locale? Vietando quantomeno la trasferta alla tifoseria ospite! Quanto accaduto, un pullman incendiato, un’abitazione resa inagibile, cinque tifosi casertani ed un carabiniere ferito è un bollettino da considerasi grave! Riteniamo che le responsabilità di quanto accaduto non vadano solo addebitate a quei ‘criminali’ che aspettano un giorno di festa sportivo per innescare una vera e propria guerriglia urbana”.

“E’ notorio che le rivalità tra alcune opposte tifoserie campane sfociano in violenti scontri, specialmente nei campionati dilettantistici e purtroppo sono ormai diventati negli anni una triste consuetudine. Ci chiediamo, altresì, se il servizio di ordine pubblico predisposto era all’altezza della situazione, con l’impiego di un adeguato numero di operatori delle Forze di Polizia? Si è tenuto conto dei precedenti tra le due tifoserie e sono state prese nell’occasione tutte le precauzioni? In considerazione di ciò che è accaduto sembrerebbe che ci sia stata una sottovalutazione dei rischi con gravi ripercussione per il servizio di O.P. e di conseguenza con gravi responsabilità da parte di chi doveva predisporre il servizio stesso”.

“Questa O.S. auspica che in un prossimo futuro non si verifichino più questi episodi di violenze, che siano presi severissimi provvedimenti a carico degli autori del vile agguato alla tifoseria casertana, ma soprattutto che vengano attuate le dovute misure di prevenzione a tutela non solo del buon esito della giornata sportiva in sè ma anche e sopratutto dell’incolumità fisica degli operatori preposti al servizio di ordine pubblico che non possono e non devono essere esposti a rischi evitabili e prevedibili”.

Redazione

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