Arrestato Matteo Messina Denaro

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza.

L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

L’arresto di Matteo Messina Denaro è avvenuto all’interno di una clinica privata di Palermo. Ad eseguirlo i carabinieri del Ros. Il boss era con un accompagnatore, Giovanni Luppino di Campobello di Mazara (Trapani): anche quest’ultimo è stato arrestato. 

Quando i carabinieri hanno formulato la frase di rito al momento dell’arresto, Matteo Messina Denaro ha confermato la sua identità. Lo si apprende da ambienti investigativi. La primula rossa di Castelvetrano, che da tempo era in cura alla clinica ‘La Maddalena’ di Palermo, avrebbe tentato di eludere i militari ma è stata catturata nei pressi di un bar vicino alla struttura sanitaria.

L’inchiesta della procura di Palermo, guidata dal procuratore Maurizio De Lucia, che ha portato alla cattura del superlatitante, è stata condotta dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

Il superlatitante Matteo Messina Denaro è stato arrestato “all’interno di una struttura sanitaria, dove si era recato per sottoporsi a terapie cliniche”. Lo ha confermato il comandante dei carabinieri del Ros Pasquale Angelosanto. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Legione Sicilia, nell’ambito di indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo. 

“Abbiamo visto soltanto tanta confusione e forze dell’ordine ovunque, non abbiamo capito nulla di quanto stava accadendo”. A parlare è una donna, in fila all’accettazione per i tamponi anti-Covid alla casa di cura ‘La Maddalena’ di Palermo.

La clinica si trova nella zona di San Lorenzo, alla periferia nord del capoluogo siciliano. All’esterno della struttura sanitaria, una delle più note per la cura dei tumori a Palermo, la vita scorre come un normale giorno, con il consueto andirivieni di pazienti e medici.

All’ingresso, però, è ancora visibile la presenza dei carabinieri.

Il boss Matteo Messina Denaro, dopo l’arresto, è stato trasferito dalla caserma dei carabinieri San Lorenzo all’aeroporto Boccadifalco di Palermo. Sarà portato in un carcere di massima sicurezza.

Dal 1993, Denaro è considerato uno tra i latitanti più pericolosi e ricercati al mondo.

Per il Ministro della Giustizia Carlo Nordio “con l’arresto di Matteo Messina Denaro si chiude davvero una delle più drammatiche stagioni della storia della Repubblica. Con la cattura dell’ultimo super latitante, si rinnova altresì l’impegno quotidiano nella lotta ad ogni mafia e ad ogni forma di criminalità. Ho voluto subito congratularmi al telefono con il Procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, con il Comandante dei carabinieri Gen. Teo Luzi e con il collega Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi per questo risultato che è il compimento del lungo e prezioso impegno di tanti magistrati e tanti agenti delle forze dell’ordine: con loro è proseguito il lavoro di  Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutti i servitori dello Stato, che hanno pagato anche con la vita la difesa dei valori democratici”.

Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, commenta la notizia della cattura del super boss di mafia Matteo Messina Denaro. 

Proprio ieri, il trentennale dall’arresto del boss di Cosa Nostra Toto’ Riina avvenuto il 15 gennaio del 1993 per mano della Crimor, squadra del R.O.S. guidata da Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo.


Arresto Messina Denaro. Conestà (Mosap): “Plauso ai Carabinieri del Ros. Lo Stato c’è, forte come non mai”

“La cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro, latitante da 30 anni, riconferma la forza della presenza dello Stato. Le forze dell’ordine sono da sempre al servizio della gente perbene e anche questa volta non si sono smentite. Plauso alla Procura di Palermo che ha coordinato le indagini e ai militari del Ros per l’operazione che ha portato all’arresto del boss”. Lo dice in una nota Fabio Conestà Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia Mosap.


MESSINA DENARO, OSTELLARI: OGGI BEL GIORNO PER ITALIA

“Grazie ai carabinieri dei Ros e al Procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, per aver assicurato alla giustizia uno dei boss mafiosi più ricercati di sempre, latitante da 30 anni. Oggi è un bel giorno per l’Italia e per chi lavora nel silenzio, senza temere la fatica, per difenderla e renderla sempre più sicura e più giusta.” Lo dichiara Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato alla Giustizia e senatore Lega.


Arresto Messina Denaro, Zetti (Nsc): “L’Arma dei Carabinieri vince ancora sulla mafia”

“L’Arma dei Carabinieri ha scritto una nuova pagina di storia con la cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro. A 30 anni dalla cattura di Totò Riina da parte di Capitano Ultimo, la nostra fiamma risplende ancora una volta in cima agli ideali di giustizia. Sono stati i colleghi del Ros a mettere le manette al pericoloso latitante resosi irreperibile per oltre 30 anni. Per noi di Nsc – dice il segretario generale Massimiliano Zetti – questo è enorme motivo di orgoglio. Con commozione dedichiamo questa ennesima vittoria dello Stato alle famiglie di tutte le vittime di mafia”.


Mafia, Sgarbi su Messina Denaro: “Una liberazione per i cittadini della provincia di Trapani”

“Sono contento per quei cittadini che per anni hanno dovuto subire, ingiustamente, l’onta di vivere “nella provincia di Matteo Messina Denaro”, avendo accomunato le azioni criminali di un singolo a un interno territorio,  spesso in una ossessiva, in suo nome, caccia alle streghe che ha travolto persone oneste ingiustamente trascinate nella diffamazione di inchieste a strascico senza uno straccio di prova.

Il suo arresto dimostra che lo Stato c’è.  E il fatto che ad assicurarlo alla patrie galere siano stati i carabinieri del Ros è per loro il più gratificante risarcimento dopo anni di ingiuste accuse”

Redazione

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