Aversa. Distrutta la targa intitolata a Gino Strada

Era stata posizionata lo scorso 7 febbraio, dall’associazione Controsenso, la “panchina gialla dei diritti umani”, un gesto di solidarietà nei confronti di tutte quelle persone che in tutto il mondo vengono vessate, torturate, uccise, e i cui diritti inviolabili vengono calpestati ogni giorno.

La panchina è ubicata in via Roma ad Aversa, nei pressi della chiesa di Santissimi Filippo e Giacomo, all’incrocio con via Seggio.

L’iniziativa era stata realizzata in collaborazione con il presidio casertano di Amnesty International, l’associazione Migr-Azioni e con il patrocinio morale del Comune di Aversa.

Per l’occasione, è stata apposta una targa recante una frase di Gino Strada, il fondatore di Emergency che della tutela dei diritti umani ha fatto la propria crociata. 

Qualcuno, nelle scorse ore, ha pensato bene di togliere la targa dalla panchine. La rabbia dell’associaizone Controsenso: “Non sappiamo chi, né come, né perché, e onestamente, nemmeno vogliamo saperlo. Ci teniamo solo a dire che il nostro impegno è sempre per una giusta causa. Quel che conta non è certamente la targa col nostro logo bensì il lavoro che c’è dietro ed il tempo che abbiamo impiegato in una cosa in cui crediamo. A meno che non venga addirittura sradicata, la panchina dei diritti umani resterà lì come simbolo di una cittadinanza attiva e attenta a ciò che la circonda. Prendiamo in prestito un’altra frase di Gino Strada: ‘Una promessa è un impegno, è il mettersi ancora in corsa, è il non sedersi su quel che si è fatto. Dà nuove responsabilità, obbliga a cercare, a trovare nuove energie'”.

Redazione

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