Aversa. Firme false alla base dei pignoramenti Sogert: c’è l’inchiesta
Torniamo a parlare della So.Ge.R.T. (comunemente chiamata Sogert, con sede a Grumo Nevano – Napoli) che svolge attività di riscossione, liquidazione, accertamento, comprese le fasi coattive, delle entrate tributarie ed extratributarie (IMU, TARI, acqua, acque reflue, depurazione ed eccedenza, violazioni CdS), incluse le sanzioni a qualsiasi titolo emesse, di spettanza degli Enti locali ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 15 dicembre 1997 n. 446.
Nei giorni scorsi, un ignaro cittadino di Aversa si è visto inaspettatamente e ingiustificatamente pignorare lo stipendio dalla Sogert.
Preso dal dubbio si è recato presso l’Ufficio Tributi del Comune di Aversa dove con sommo stupore ha avuto modo di constatare che la procedura esecutiva era stata promossa grazie ad una notifica recante una firma palesemente apocrifa.
Il Comune di Aversa, per effettuare le notifiche degli avvisi di pagamento, si era avvalso di una ditta privata il cui operato è stato spesso contestato dai contribuenti. In altri casi, altri contribuenti, si sono visti annullare il pignoramento della Commissione Tributaria proprio in virtù di notifiche irregolari. Di lì alla denuncia il passo è stato breve.
Ora si presuppone gli inquirenti stiano verificando se si è trattato di un caso isolato o di un modus operandi consolidato.
Qualche settimana fa, la stessa Sogert era finita nel mirino del GPDP – Garante per la protezione dei dati personali.
La stessa società, lo scorso anno, è finita al centro del dibattito cittadino e politico per i pignoramenti coatti con tanto di conto correnti bloccati. Polemiche e segnalazioni giunte principalmente dall’agroaversano: Aversa, Cesa e Teverola.
Infatti grazie a una notifica irregolare, un ignaro cittadino, può trovarsi un pignoramento dello stipendio o di un conto corrente senza sapere nulla.
In tali casi è bene richiedere le copie delle relate di notifica all’Ufficio Tributi per accertare la regolarità o meno delle notifiche degli avvisi di pagamento.
