Lombardia, Sgarbi: “Niente assessorato, resto come consigliere”
Vittorio Sgarbi non farà l’assessore alla Cultura alla Regione Lombardia, ma resterà come consigliere.
“Come ho fatto intendere senza incertezze, non ho alcuna intenzione di fare l’assessore regionale alla Cultura in Lombardia, che pure meriterebbe una personalità riconosciuta e riconoscibile per un ruolo cosi decisivo. Troppi sono gli impegni e i progetti aperti e da affrontare come Sottosegretario alla Cultura. E se n’è avuta prova con la grande confusione (di princìpi soprattutto) sullo stadio di San Siro”.
“Ho detto, tra ironia e responsabilità, che se mi fosse stato chiesto, al di la della mia decisione, avrei valutato l’opportunità. Ma capisco che la cultura non è al centro dei pensieri della coalizione che ha sostenuto Fontana. Ho seguìto nel corso degli anni l’attività e l’impegno dell’assessore Bruno Galli, la cui conferma sarebbe un segnale di consapevolezza. E riconosco le qualità culturali di Stefano Zecchi”.
“Auguro al Presidente Fontana di trovare la migliore soluzione. Gli garantisco comunque il mio sostegno e la collaborazione del Governo, ma da questo momento non sono disponibile a nessuna proposta. Resto senza incertezze e per responsabilità verso gli elettori consigliere regionale”.