La nuova destra di Rocca passa da Arianna Meloni
Cronaca di una vittoria annunciata. Festeggia con contegno, Fratelli d’Italia. Come la capolista che batte in casa la terz’ultima in classifica.
Francesco Rocca è il nuovo presidente della regione Lazio e al quartier generale scelto dal partito non c’è molto pathos. Nel Salone delle fontane dell’Eur manca il popolo, langue il buffet, faticano gli applausi. È la nuova destra che assapora il potere, dopo nove anni di Zingaretti.
Quando Rocca finisce le interviste con le tv, nel tardo pomeriggio, decine di persone si avvicinano e gli allungano i biglietti da visita. C’è posto sul carro del vincitore.
Giorgia Meloni è a casa con “forte raffreddore” dice il cognato e ministro Francesco Lollobrigida. Non festeggia nemmeno lei. Chiama Rocca, si congratula, scrive sui social: “Il governo esce rafforzato” dal voto.
In sua vece c’è Arianna Meloni, la sorella. Meta, in assenza della premier, dei questuanti. In tanti, e tante, le si avvicinano per una parola, una domanda, un abbraccio. Lei non si tira mai indietro, sorseggia una americana Coca Cola e risponde a tutti. Interrotta solo dai fotografi, che a un certo punto la intercettano vicina al marito, il ministro Lollobrigida. “Fateve fa’ na foto”, chiedono. Loro, sorridenti, obbediscono.
Nel grande salone d’epoca fascista, oltre duemila metri quadri di marmo di Carrara, nove anni fa si spendevano mille euro per cenare con Renzi e finanziare il Pd. Qui ci fanno feste della birra e del whiskey. Oggi ci passeggia il gotha romano del partito: Massimo Milani e Fabio Rampelli, appena commissariati da Meloni; Paolo Trancassini, Federico Mollicone, Chiara Colosimo, Isabella Rauti, Andrea De Priamo. È un fortino di FdI, gli alleati non si vedono. Spuntano solo quando arriva Rocca: sono Maurizio Gasparri per Forza Italia e Claudio Durigon per la Lega.
Nell’aria aleggiano le bordate di ieri di Silvio Berlusconi su Russia e Ucraina. “L’intero governo non condivide quella parole”, precisa Lollobrigida. Resta però il sapore del sospetto: FdI continua ad avanzare e mangiar voti nel centrodestra; quelli, anzi quello, provano a far deragliare il treno meloniano.
Quando sale sul palco il neogovernatore Rocca le casse sparano musica rock. Poi toccherà a Rino Gaetano, ‘A mano a mano’. Parla, risponde a qualche domanda, poi si fa fotografare con Arianna Meloni e gli altri dirigenti di FdI. Poi esce fuori per una sigaretta (“Non lo fotografate mentre fuma”, chiede lo staff), abbraccia Rampelli e rientra per le interviste tv.
Non ci sono elettori semplici, non c’è il popolo. Non si festeggia coi saluti romani, come fece Alemanno in Campidoglio. Mentre Rocca parla si forma una piccola ressa al buffet, è arrivata la torta alla ricotta. “Ma un prosecco?”, domanda qualcuno. Niente: solo succhi e Coca Cola. Il salone si va svuotando. Dirigenti e questuanti se ne vanno. Sono quasi le venti e la festa è finita. Lorenzo Cesa, invece, arriva adesso: “Ce sta ancora Rocca?”.
(Dire)