(VIDEO) Carabinieri TPC sequestrano l’antica stazione Bayard

Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli,  su delega della Procura della Repubblica di Napoli, gruppo intersezionale per la tutela  penale dei beni culturali, hanno posto in esecuzione il decreto di sequestro preventivo  dell’antica stazione ferroviaria di Napoli denominata Bayard, luogo di partenza della  prima ferrovia d’Italia, la Napoli – Portici inaugurata nel 1834.  

Il sequestro – disposto dal Giudice per le indagini preliminari che ha condiviso la  prospettazione del Pubblico Ministero in ordine alla sussistenza dei reati di invasione  di terreni ed edifici (art.633 cp ) omissione di lavori in edifici che minacciano rovina  (art.677 cp) distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento  ed uso illecito dei beni culturali (517 duodedecies cp ) 733 cp (danneggiamento al  patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale) – ha come motivazione lo stato  di degrado e protratto abbandono del predetto bene culturale di interesse storico architettonico che peraltro è risultato in parte oggetto di condotte di occupazione  abusiva ad opera di terzi ed in parte a rischio di crollo per l’omissione anche di  interventi manutentivi di sicurezza per l’incolumità pubblica.  

Va nell’occasione ricordato che la tutela penale dei beni culturali ha costituito da  diversi anni materia per la quale la Procura di Napoli, negli assetti organizzativi che si  è data nel tempo, ha riservato una trattazione specializzata, da ultimo istituendo un  autonomo gruppo intersezionale competente per tutti i procedimenti aventi ad oggetto  le condotte integrative delle fattispecie di reato riguardanti la materia e previste da  diverse disposizioni di legge. 

Più recentemente, poi, l’Ufficio, sulla scorta dell’esperienza dei diversi casi segnalati  nel tempo, ha avviato una più generale ricognizione che, accertando lo stato di conservazione e la destinazione d’uso dei singoli immobili, mirasse ad individuare le  situazioni di maggiore esposizione ai rischi di ulteriore pregiudizio all’integrità o alla  stessa funzione del bene.  

In tale più generale prospettiva operativa, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con  l’Università Federico II, Dipartimento di Architettura – Cattedra di Restauro,  finalizzato ad ottenere, tra istituzioni dello Stato, uno scambio di competenze,  conoscenze ed informazioni funzionali alle rispettive attività istituzionali e conseguenti  sinergie operative.  

Seguivano di conseguenza i mirati approfondimenti investigativi, anche attraverso la  nomina di consulenti specializzati, ed in attuazione del richiamato protocollo, si è  proceduto, d’intesa quindi con il Dipartimento di Architettura e con la Sovrintendenza,  alle verifiche sullo stato di più immobili individuati.

Gli accertamenti avviati e tuttora in corso, con i sopralluoghi, i rilievi fotografici e le  analitiche schedature sul rilievo storico, artistico ed architettonico dei singoli immobili finora visionati, hanno consentito di evidenziare per ciascuno degli stessi, le ragioni  del rilievo storico-artistico ai fini della tutela prevista dalla legge, lo stato di  conservazione, gli interventi manutentivi nel tempo mancati e comunque necessari  nell’attualità al ripristino dell’integrità nonché delle più generali condizioni di  sicurezza che, oltre a minacciarne in diversi casi l’integrità materiale e la stessa  possibilità di sopravvivenza del bene, esponevano ed espongono tuttora a rischio la  pubblica incolumità.  

Redazione

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